È più di una settimana che non pubblico nulla.
Mi dispiace parecchio essere assente dal blog e non raccontarvi nulla, né postarvi le recensioni dei libri letti nell’ultimo periodo e delle serie tv che mi hanno conquistata quest’estate. Però c’è qualcosa che mi sta letteralmente assorbendo, fin quasi a sparire!
Come sapete, a Marzo ho pubblicato il secondo volume della mia saga La Trilogia dell’Apocalisse (=> qui <=) e adesso che sono finiti gli esami estivi mi sto concentrando sulla stesura del terzo e ultimissimo volume, che per adesso non ha ancora un titolo… Verrà, spero, e non mi preoccupa che per adesso sia semplicemente doc_3 (moooolto generico, vero? 😆). Il bello di questo capitolo risiede nella velocità con cui si sta scrivendo.
Io, di solito, quando mi ritrovo tra le mani una storia “importante” (tra virgolette, perché tutte le storie lo sono) e imponente, sono una all’antica: carta e penna docet e se solo provo a buttar giù due righe al computer mi blocco, per giorni e giorni. Alethè e Curadh, per l’85%, sono stati scritti su dei piccoli quaderni a fiori, fitti fitti di parole che poi ho copiato e cambiato sul portatile.
Da un paio di settimane, invece, mi ritrovo a macinare capitoli su capitoli solo in versione virtuale. Ovviamente, perché a me le cose semplici non piacciono, non scrivo direttamente nel doc_3, nooo, sarebbe troppo facile, ma lo affianco con un documento nuovo, bianco, dove, pezzo per pezzo, proseguo con la stesura. Quando la vena creativa mi abbandona per un attimo, rileggo il tutto. Sapete, no, per vedere se fila, se è coerente con il resto e, soprattutto, per cercare i miei odiatissimi amici refusi. Alla fine, se sono convinta che tutto sia a posto, copio e incollo il nuovo pezzo nel documento ufficiale. Un lavoro abbastanza metodico, no? Sì, almeno fino a quando non mi salta in mente un’idea e mi ritrovo a fare un collage con dei pezzi già scritti e a trasformarli in qualcosa di nuovo e di più in linea con la storia.
A livello di trama, invece, si sta delineando tutto abbastanza bene. Alcuni dettagli mi restano oscuri, ma diciamo che ho già stilato una linea da seguire per arrivare al finale e chiudere quest’avventura. Ce ne saranno delle belle, ma ancora è tutto un work in progress. L’unica certezza è che questo nuovo libro sarà suddiviso in tre sezioni – o atti… Sì, meglio atti… – in tre atti che rappresentano tre macro momenti chiave. Il secondo e il terzo non hanno ancora un titolo, ma il primo sì! Curiosi?? Sarà “Tradimenti” e la citazione d’apertura arriva da questa canzone qui sotto 😊
Un po’ di novità, no?
Insomma, tutto questo per raccontarvi che non mi sono dimenticata di voi e del blog (non succederà mai), però ultimamente mi ha presa questa frenesia della scrittura e finché dura ne approfitto. Cosa che però toglie del tempo per tutto il resto.
Questa settimana vedrò di recuperare! Anche perché si avvicina il 3° compleanno di On Rainy Days e non vedo l’ora di festeggiare con voi! Ho in serbo una bella sorpresa 😊 Stay tuned!
A presto Federica 💋
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