Ciao a tutti e buon lunedì!
Ormai sapete bene che sono una fan dei fumetti, soprattutto di prodotti Marvel. Però ho iniziato a vedere anche delle serie tratte dall’universo della DC Comics… Sbagliando, perché ho iniziato con Legends of Tomorrow senza sapere che fosse collegata a serie tv precedenti. Sono dovuta arrivare alla sua seconda stagione per capire che, forse, avevo sbagliato qualcosa 😅 Quindi, armata di follia e tanta pazienza, mi sono informata meglio e oggi vi racconto della serie tv dalla quale sarei dovuto partire!
Titolo
Arrow
Ideatori
Greg Berlanti, Marc Guggenheim, Andrew Kreisberg
Paese
Stati Uniti d’America
Anno
2012—
Genere
Azione, fantastico, Supereroi
Stagioni
7
Episodi
160
Lingua
Inglese
Cast
Stephen Amell, Katie Cassidy, David Ramsey, Emily Bett Rickard, Willa Holland, Paul Blackthorne, Colin Donnell, Susanna Thompson, Colton Haynes, Manu Bennett, John Barrowman
Oliver Queen ha passato cinque anni disperso su un’isola di cui nessuno sapeva nulla, creduto morto da tutti insieme a suo padre, alla sorella della sua fidanzata e al resto dell’equipaggio del Queen’s Gambit, la nave sulla quale si erano imbarcati convinti di affrontare soltanto un viaggio di piacere.
Ma a trasformare il loro viaggio in una tragedia ci ha pensato una tempesta di proporzioni epiche, facendoli naufragare in un luogo pericoloso, dimenticato da tutti e nel quale sono accadute a Oliver delle violenze indicibili, così tremende da averlo trasformato in un’altra persona. Violenze che però sono anche il motivo per cui solo lui, tra tutti, è riuscito a fare ritorno a Starling City, una città apparentemente normale che nasconde terribili segreti e minacce ancor più grandi. Due elementi che un misterioso Vendicatore inizia a farsi carico di eliminare.
Quello che i pericoli di Starling City hanno in comune è l’essere degli individui corrotti, disposti a tutto per il proprio guadagno personale e tutti pronti a minacciare l’esistenza di centinaia di persone in nome di un bene superiore del tutto discutibile. Fortunatamente, per gli indifesi cittadini di Starling è arrivato Arrow, il vendicatore che ha fatto la propria comparsa insieme al ritorno di Oliver Queen.
Arrow è la prima tra le serie tv ambientate nell’universo fumettistico della DC Comics, il punto d’origine da cui si svilupperanno le trame di molte altre serie e che segue il travagliato ritorno a casa di Oliver Queen, playboy perditempo di giorno e supereroe vendicativo di notte, che fa di tutto per salvare la propria città da una minaccia ben più grande di qualche individuo corrotto. Ma se i suoi propositi sono nobili, non si può dire altrettanto delle tecniche che usa, generando il caos e scatenando una caccia sfrenato al vendicatore incappucciato, tanto da parte della polizia, tanto da quella dei suoi nemici, che sembrano nascondersi in bella vista, proprio vicino alla vita normale di Oliver Queen. Tra flashback del suo primo anno passato sull’isola, tra scontri con con gli uomini e le donne che hanno “tradito” la sua città, Oliver/Arrow appare come un personaggio estremamente isolato, incapace di relazionarsi e creare rapporti umani con le persone che lo circondano. Ne risulta un individuo freddo, quasi un automa che fatica a reagire di fronte a tutto quello che gli accade, con l’atteggiamento distaccato da duro e inavvicinabile che rende questa prima stagione leggermente ostica da apprezzare, proprio perché il protagonista principale non trasmette empatia nei confronti della sua missione, né delle vicissitudini che ha passato sull’isola e che non sono del tutto svelate nei 23 episodi che compongono la stagione. È una serie che intriga, sicuramente perché la trama promette un’idea di sviluppo niente male, ma con una prima stagione come questa resta un po’ sottotono rispetto alle sue potenzialità. Sarebbe sicuramente stata più apprezzabile e godibile se Oliver avesse mostrato un briciolo di umanità in più, non rispetto ai nemici, quanto piuttosto nelle reazioni emotive verso tutti personaggi che fanno parte della sua famiglia e della cerchia di amici.
Un aspetto questo chi raggiunge la propria realizzazione e pienezza solo nell’episodio finale, ed è proprio questo che salva l’intera stagione, promettendo una continuazione interessante. Un altro elemento che l’ha resa particolare e interessante è, in realtà, rappresentato da due personaggi: John Diggle, guardia del corpo e poi spalla di Oliver, e Felicity Smoke, esperta informatica della società di famiglia che finisce per restare coinvolta nel lavoro di Arrow. Questi due, i collaboratori di cui Oliver si avvale seppur controvoglia, rappresentano il primo punto di contatto tra Oliver e il mondo reale, sono le vere chiavi che gli permettono di riprendere contatto con la propria vita, rispetto a quelle che Oliver cercherà di costruire e che si riveleranno dei grandi buchi nell’acqua. È grazie a loro, oltre al finale di stagione, se questa prima stagione non risulta completamente un blocco di ghiaccio, ma si fa a tratti divertente soprattutto grazie alle spassose sviste linguistiche di Felicity, che lei sembra incapace di trattenere quando si trova di fronte a Oliver. Rendono un po’ meno seria una serie tv che corre il rischio di esserlo fin troppo.
Io la serie la sto già proseguendo! Perché, a dispetto degli elementi negativi, mi ha davvero intrigata! Soprattutto, sono convinta che l’isola nasconda ancora molti segreti! Voi conoscete la serie? L’avete vista?
Questa settimana potrei essere un po’ assente, perché sto finendo di preparare l’ultimo esame della sessione, nonché l’ultimissimo della magistrale!
Comunque grazie di essere passati! Ci sentiamo presto Federica 💋
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