Buongiorno e buon Martedì!
Per il penultimo giorno di Luglio ritorno a parlarvi di Arrow e della sua seconda stagione!
Titolo Arrow Ideatori Greg Berlanti, Marc Guggenheim, Andrew Kreisberg Paese Stati Uniti d’America Anno 2012— Genere Azione, fantastico, Supereroi Stagioni 7 Episodi 160 Lingua Inglese Cast Stephen Amell, Katie Cassidy, David Ramsey, Emily Bett Rickard, Willa Holland, Paul Blackthorne, Colin Donnell, Susanna Thompson, Colton Haynes, Manu Bennett, John Barrowman
Sconfitto Malcom Merlin ma senza riuscire a sventare del tutto il suo terribile piano, Oliver Queen si trova a dover fare i conti con le conseguenze terribili che le azioni commesse come Arrow hanno portato nella sua vita. In tanti gli sono riconoscenti per aver salvato la città, ma molti lo accusano di aver dato inizio a una vera e propria guerra tra bande che sta mettendo Starling City in ginocchio, tutto mentre la città si prepara a risorgere dalle proprie ceneri grazie all’elezione del prossimo sindaco. La doppia vita di Oliver si mischia con le diatribe politiche, ma queste mostreranno di avere radici più profonde e vecchie di quanto appare in superficie, sprofondando nel passato e nei misteriosi cinque anni che Oliver ha passato sull’isola chiamata Purgatorio, con gli incontri e le persone trovate in quei territori pericolosi.
La seconda stagione di Arrow intreccia passato e presente per raccontare dell’evoluzione di Oliver sull’isola e del suo tentativo di seguire un nuovo cammino rispetto alle tecniche brutali adottate fino a qualche tempo prima. Oliver/Arrow intraprende un lavoro incentrato sulla redenzione dai crimini commessi lungo tutto l’anno precedente e lo fa in memoria del suo migliore amico, nonché su consiglio delle sue fidate spalle, John Diggle e Felicity Smoke, entrambi convinti che il vendicatore sotto il cappuccio possa e debba diventare l’eroe di cui la città ha così bisogno. Ma questo cambiamento non cancella le azioni passate, che spingono una tra le sue migliori amiche a dargli la caccia per assicurarlo alla giustizia.
Rispetto agli episodi che li hanno preceduti, queste nuove ventitré puntate mostrano un protagonista un po’ più emotivamente coinvolgente, meno robotizzato e che tenta di stabilire un rapporto con gli altri, seppur nella limitatezza della sua condizione. Oliver, infatti, si concentra su delle relazioni unicamente legate al mondo di Arrow, perché convinto che per lui le due realtà della sua vita siano inconciliabili, persino di fronte all’evidenza dei sentimenti o a come gli eventi tendano a mischiare continuamente le due metà. Mi è piaciuto che il passato non fosse assolutamente sepolto. Anzi, questo torna a mostrare a Oliver i propri errori e lo spinge ad affrontare tutto da capo per vedere se possa o no migliorare e agire diversamente. Ad essere piatto, tuttavia, è lo scorrere delle side-story che affiancano la trama principale, a cui nemmeno certe rivelazioni scioccanti riescono a dare uno slancio consistente. Risollevano un pochino ma non abbastanza, almeno fino al finale (come nella stagione precedente) che dà speranza di una stagione futura e dei crossover niente male.
Io ovviamente ho già iniziato la terza e ho legato i primi episodi di The Flash. Per ora mi stanno piacendo entrambe le serie tv, ma pian piano vedo come va 😉 Spero di continuarle! Voi me le consigliate?
Grazie per essere passati di qui a leggermi!
Passate una buona giornata Federica 💋
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