Buongiorno a tutti 😊 e buon Lunedì!
Senza troppo rumore siamo già arrivati all’ultima settimana di Gennaio e la iniziamo con un film che ho desiderato vedere già da prima che uscisse ma che, causa impegni, ho potuto recuperare grazie a una programmazione straordinaria (esatto, è passato così tanto che lo avevano già tolto dalle sale…)
Titolo
Assassinio sull’Orient Express
Titolo originale
Murder on the Orient Express
Regia
Kenneth Branagh
Anno
2017
Genere
Giallo
Lingua
Inglese
Paese di produzione
Stati Uniti d’America
Soggetto
Agatha Christie (romanzo)
Sceneggiatura
Michael Green
Cast
Kenneth Branagh, Penélope Cruz, Willem Dafoe, Judi Dench, Johnny Depp, Josh Gad, Derek Jacobi, Leslie Odom Jr., Michelle Pfeiffer, Daisy Ridley, Lucy Boynton, Serhij Polunin, Olivia Colman, Manuel Garcia-Rulfo
Un treno, un omicidio misterioso, nove sospettati e un solo detective in grado di risolvere il caso: Hercule Poirot.
Premetto che non ho letto il romanzo di Agatha Christie da cui è tratto (una mancanza cui devo rimediare), però, conoscendone già la trama a grandi linee, mi è piaciuta come trasposizione, soprattutto per il cast che ha dato vita ai diversi personaggi. Kenneth Branagh, Penélope Cruz, Willem Dafoe, Judi Dench, Johnny Depp, Josh Gad, Derek Jacobi, Leslie Odom Jr., Michelle Pfeiffer, Daisy Ridley, Lucy Boynton, Serhij Polunin, Olivia Colman e Manuel Garcia-Rulfo rappresentano benissimo la coralità del film, interpretando e rendendo vivi dei personaggi particolari, ognuno a modo loro.
L’ambientazione sempre uguale e delimitata, come può esserlo un vagone passeggeri, rende bene il senso di accerchiamento e ristrettezza che si crea attorno ai sospettati e che ne vede Poirot come il fulcro, l’origine, da cui si sviluppa poi l’indagine e i diversi indizi che portano alla scoperta della verità. I costumi, la recitazione e le atmosfere anni ’30 rendono coinvolgente la trama, ma devo dire di esserne comunque rimasta estraniata, per diversi motivi. Di certo, uno è la natura ermetica di Poirot stesso, che mette insieme i pezzi del caso e della storia comune che sembra percorrere le vite di tutti i sospettati e ce li propone già assemblati, organizzati nel giusto ordine per scoprire il colpevole. Un altro è che, guardando il film, si prova a indovinare chi abbia commesso l’omicidio e come questo dipenda da un vecchio caso di rapimento, ma nel farlo si ha la sensazione che lo spettatore debba solo guardare, aspettando tranquillo in poltrona il momento in cui sarà il detective belga a darci la risposta alle nostre domande. Il finale, da questo punto di vista, è sorprendente ma lascia (o almeno è così che mi sono sentita) insoddisfatti, puntando l’attenzione su un non riuscire a definire cosa sia giusto oppure no, quando per Poirot tutto è sempre stato o bianco o nero, senza mezze misure o indecisioni di sorta.
Come sempre, quando ho delle alte aspettative su qualcosa, finisco per restarne non completamente soddisfatta… Anche per questo film è andata così! Voi lo avete visto? Come vi è sembrato? Spero sia andata meglio che a me 😊
Ci risentiamo domani! Federica 💋
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