Buongiorno 😊
Visto che una decina di giorni fa vi ho parlato di Iron Fist, mi è sembrato giusto continuare il ciclo delle serie Marvel su Netflix, arrivando a vedere tutta la terza stagione del loro primo supereroe!
Titolo
Marvel’s Daredevil
Ideatori
Drew Goddard
Soggetto
Stan Lee e Bill Everett (fumetto)
Paese
Stati Uniti d’America
Anno
2015-2018
Genere
Azione, supereroi
Stagioni
3
Episodi
39
Lingua
Inglese
Cast
Charlie Cox, Deborah Ann Woll, Elden Henson, Rosario Dawson, Toby Leonard Moore, Vondie Curtis-Hall, Bob Gunton, Ayelet Zurer, Vincent D’Onofrio, Jon Bernthal, Élodie Yung, Stephen Rider, Joanne Whalley, Wilson Bethel, Jay Ali
Dopo essere miracolosamente sopravvissuto al crollo di un palazzo, Matt Murdock (il difensore chiamato Daredevil, o il Diavolo di Hell’s Kitchen) cerca di riprendersi dalle innumerevoli ferite, fisiche e non solo. Perché il primo vero protettore della città, oltre a dover riprendere le forze, deve anche affrontare i dubbi nati alla fine dello scontro con la Mano, sia sul suo ruolo di supereroe, sia su come la sua doppia vita abbia messo in pericolo i suoi più cari amici.
Da qui la decisione di lasciarsi credere morto, scomparendo per sempre dalle loro vite e conducendo un’esistenza solitaria, senza più alcuna certezza sulla sua utilità, tanto come Daredevil quanto come Matt Murdock, avvocato difensore pro bono. Almeno finché un vecchio nemico non torna a farsi vivo, minacciando la città e le persone che gli sono care, costringendolo così a resuscitare. La terza stagione di Daredevil è più cruda delle precedenti, ma anche più introspettiva sui diversi personaggi, non solo verso il protagonista. Il cattolico Matt Murdock si trova ad affrontare una crisi esistenziale e di scopo che lo porta a chiedersi cosa lo renda necessario, come uomo e supereroe, ma la sua è una ricerca che coinvolge e influenza la riflessione di chi gli sta intorno, puntando il riflettore anche su personaggi che potrebbero essere semplicemente secondari, ma che così facendo riescono a emergere dallo sfondo e a ritagliarsi una loro funzione.
Karen Page, Pointdexter e lo stesso cattivo Kingpin sono raccontati a tutto tondo, lasciando che assumano un ruolo proprio e non determinato, né dipendente, da quello del protagonista della serie. A non avermi molto convinta, tuttavia, è la lentezza degli episodi, una caratteristica comune alle serie tv di Marvel e Netflix. Il ritmo non invoglia molto a proseguire la visione, che continua perché resa interessante dagli aspetti narrativi di cui vi dicevo sopra, come non mi ha convinta il super villain della stagione, Bullseye, che viene analizzato poco dal punto di vista delle abilità e più da quello psicologico, quasi a dire che più di un super cattivo, è un super psicopatico.
Come già vi dicevo delle altre serie Marvel/Netflix, anche questa è stata cancellata, molto probabilmente perché presto Disney (che possiede la Marvel) lancerà la propria piattaforma di streaming e darà loro nuova vita su quel canale on demand. Vedremo!
A presto Federica 💋
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