Martedì, martedì, martedì!
Martedì dedicato ai film perché, come vi dicevo ieri, la settimana in corso sarà concentrata sulle recensioni cinematografiche.
Oggi vi porto indietro nel tempo con un film in costume che mi ha letteralmente rubato il cuore: A Little Chaos (Le regole del caos in italiano).
Titolo: A Little Chaos Regista: Alan Rickman Anno: 2014 Cast: Kate Winslet (Sabine De Barra), Matthias Schoenaerts (André Le Notre), Alan Rickman (Re Luigi XIV), Helen McCrory (Madame Le Notre), Stanley Tucci (Filippo I di Borbone-Orléans), Jennifer Ehle (Madame De Montespan), Rupert Penry-Jones (Duca Antoine Di Lauzun) Trama: Anno 1682. Sabine De Barra, donna volitiva e talentuosa, lavora come paesaggista nei giardini e nelle campagne francesi. Finché un giorno non riceve un invito inaspettato: Sabine è in lizza per l’assegnazione di un incarico alla corte di Luigi XIV. Se, al primo incontro, l’artista della corte del Re Sole André Le Notre appare disturbato e indispettito dall’occhio attento di Sabine e dalla sua lungimirante natura, alla fine sceglie proprio lei per realizzare uno dei giardini principali del nuovo Palazzo di Versailles. Malgrado – e forse proprio grazie – il poco tempo a disposizione, il valore della ricerca artistica individuale di Sabine, del suo “little chaos”, sarà presto riconosciuto anche da Le Notre.
Coppia insuperabile e indimenticabile in Sense and Sensibility, il duo formato da Alan Rickman e Kate Winslet si ripresenta in una pellicola in costume cambiando secolo e Stato.
Non più due innamorati, ma committente e artista. Sì perché ciò che Luigi XIV vuole per i giardini di Versailles è un’opera d’arte e Sabine de Barra, sotto la supervisione di André Le Notre (Matthias Schoenaerts), è la paesaggista (gardener, giardiniera, nella versione inglese) incaricata di realizzarlo.
Delicato e luminoso, il film racconta la storia di una donna che cerca un senso per la propria esistenza grazie alla cura e alla creazione dei giardini, attività che la metterà al centro dell’attenzione e che l’aiuterà a superare una grande tragedia.
Ma è anche, in un breve passaggio, una riflessione sulla bellezza femminile – paragonata a una rosa che nasce, fiorisce e infine appassisce – e sul valore che essa riveste per chi la guarda dall’esterno. E sul rapporto di coppia, in particolar modo sul modellarsi in relazione all’altro (qui mi fermo perché mi è così piaciuto che non voglio fare spoiler di alcun tipo nel caso lo guardiate).
Kate Winslet è meravigliosa, piena di energie e anche di punti oscuri, che pian piano si illuminano agli occhi dello spettatore per disvelare un personaggio sofferente e divorato dal senso di colpa.
André Le Notre, realmente esistito, è interpretato da Matthias Schoenaerts e non potrebbe andare meglio di così. Ha ringiovanito un personaggio storico e lo ha meravigliosamente adattato alla protagonista. La completa e grazie a lei, si trasforma anche lui in un personaggio dinamico, a tutto tondo. E poi c’è lui, che non ha nemmeno bisogno di presentazioni o commenti da parte mia: Alan Rickman.
Qui si fa regista e attore, esercitando peraltro lo stesso ruolo. Lui osserva, registra, tira i fili come un burattinaio e concede libertà d’azione, indipendentemente che sia dietro o davanti la macchina da presa. In un’intervista a proposito del film ha dichiarato:
Luigi XIV sarebbe stato un ottimo regista.
Non posso che dirmi d’accordo con lui, perché il suo Luigi è un regista nato, abile a vivere e manovrare la finzione scenica.
L’ho rivisto due volte, talmente è bello e “soffice”. Lo so, soffice è strano come aggettivo per un film ma A Little Chaos lo è, perché guardandolo si avverte questa sensazione. O almeno io l’ho avvertita.
Ve lo consiglio caldamente!
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