Buongiorno!
Arriva la prima recensione per #MyLiberaLoScaffale2019 e quest’oggi vi porto a scoprire quanto può essere magica Venezia!
Titolo Il caffè dei piccoli miracoli Autore Nicolas Barreau Traduzione M. Pesetti Editore Feltrinelli Anno 2017 Anno prima edizione 2016 Genere Narrativa, rosa Formato Cartaceo Pagine 240
Un romantico viaggio tra Parigi e Venezia. Un piccolo caffè dove tutto è possibile. Perché a volte bisogna sentirsi mancare la terra sotto i piedi per arrivare a toccare il cielo con un dito. Un’incantevole storia d’amore che racconta perché può essere una fortuna far cadere la propria borsa nel Canal Grande, concedere un po’ di fiducia a un veneziano scandalosamente bello e accettare di sentirsi letteralmente mancare la terra sotto i piedi. Un viaggio appassionante tra i quais di Parigi e le calli di Venezia, fino a un piccolo caffè dove si celano segreti in attesa di essere svelati e i miracoli sembrano davvero possibili.
Eleonore Delacourt, Nelly, come preferisce essere chiamata, vive e studia filosofia a Parigi, dove trascorre la sua vita tra tranquille passeggiate, una routine calma e ponderata, tra sogni a occhi aperti sull’amore romantico e una tesi dedicata a Virilio, studioso della velocità e dei suoi effetti negativi. Ad aiutarla nei suoi studi c’è il professor Beauchamp, l’uomo magnifico (intellettualmente) per cui Nelly ha una cotta da anni. Anzi, il suo amore è così grande che è convinta manchi ancora poco allo sbocciare della passione vera e propria.
Negli ultimi mesi Nelly aveva compilato con meticoloso rigore una “lista delle affinità”, e guardandola non c’erano dubbi che lei e il professore fossero fatti l’uno per l’altra. Avere gli stessi gusti e gli stessi interessi rappresenta la base di ogni rapporto solido – lo diceva sempre anche la tanto ammirata nonna bretone, e Claire Delacourt sapeva bene come gira il mondo.
Ma quando il professore le propone di accompagnarlo a New York, il sogno romantico di Nelly subisce una brusca battuta d’arresto a causa della sua paura di volare. Di ritorno dalla Grande Mela, poi, Beauchamp le annuncia il suo imminente trasferimento a Bologna per seguire la collega che lo ha accompagnato negli States e far evolvere il loro amore appena sbocciato. Raffreddata e con il cuore infranto, Nelly cerca una consolazione nell’aiuto della cugina, ma soprattutto nelle sagge parole della nonna bretone, che ha sempre saputo consigliarla al meglio, anche quando la situazione sembra essere disperata e senza una via d’uscita.
I segni non esistono, Nelly, devi deciderti a capirlo. E da dove dovrebbero arrivare? Solo noi possiamo dare un senso e un significato alla nostra vita. Perciò smettila di aspettare un fantomatico segno. Fidati, all’universo non importa un accidente di cosa facciamo noi sulla terra.
Ed è sistemando i libri della nonna che Nelly si imbatte in un mistero legato alla giovinezza di Claire Delacourt, una dedica che coinvolge Venezia e il motto preferito della donna che l’ha cresciuta. Omnia Vincit Amor, l’amore vince su tutto, e poiché Nelly ha sempre creduto nell’esistenza dei segni, per una volta decide di seguire l’istinto e agire senza pensare alle conseguenze. Parte per la città lagunare, pronta a far luce sul passato sconosciuto della nonna. E per Nelly Venezia si trasforma nella città perfetta, non solo per distrarsi dalla delusione d’amore, ma anche per riscoprire se stessa e i propri sentimenti, complice un instancabile veneziano di nome Valentino.
Nelly si accorse di provare una leggerezza sconosciuta. Decise di riflettere meno e di godersi tutte le cose belle che la vita le offriva. Perfino l’acqua alta che allagò la città non riuscì a scalfire il suo nuovo stato di grazia.
Nicolas Barreau crea una storia delicata e romantica, con una protagonista che cresce e cambia nel corso del romanzo. Nelly, infatti, da ragazza insicura e triste diventa, man mano che Venezia le entra nel cuore, sicura di sé e di ciò che vuole, nonché dei propri limiti, ma anche di tutto ciò che è importante per lei e per il quale vale la pena mettere da parte ogni esitazione. Il caffè dei piccoli miracoli è un viaggio tra due città famose per il loro romanticismo, ma anche nelle vite di nonna Claire e di Nelly, entrambe alle prese con l’amore nelle loro passeggiate tra le calli e i ponti di Venezia. Barreau descrive con semplicità e con tocchi delicati i sentimenti dei personaggi, rendendo estremamente facile entrare in empatia con ognuno di loro, finendo per considerarli un po’ come dei vecchi amici per i quali gioire e dai quali lasciarsi emozionare.
Direi che le letture di quest’anno partono bene, no? Ammetto che con Barreau sfondavo una porta aperta, perché mi piace molto come “autore”. Voi avete mai letto qualcosa di suo?
Io, comunque, sono soddisfatta per ora, ma è solo il primo e non vedo l’ora di continuare a sfoltire il mio scaffale pieno di libri!
A domani Federica 💋
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