Oggi è un giorno strano, un giorno di coincidenze. Finalmente piove e dico finalmente perché è da quando ho creato il blog che non è scesa una goccia di pioggia dal cielo. On Rainy Days e da me ha fatto due mesi di sole… Un classico!
Dicevo… un giorno di coincidenze perché mi sono ritornati alla mente ricordi di una vita fa nell’istante in cui scoprivo il blog di un aspirante scrittore (passate da Hysean perché merita – questo post in parte me l’ha ispirato lui) e mia madre spuntava in cucina con una cartelletta di cartone piena di disegni. Credo di non essere la prima a parlare del proprio passato in questi giorni… Sarà, ma ho l’impressione che l’atmosfera autunnale e le già esposte decorazioni natalizie ispirino un riepilogo di ciò che è stato, un salto a ritroso nel tempo per vedere come siamo cambiati.
Se avessi una T.A.R.D.I.S., la nave spaziale dei Signori del Tempo (mio fratello mi darebbe della geek per questa citazione e non ha tutti i torti, ma io sono felice lo stesso), potrei andare a ritroso lungo la mia linea temporale (questa idea sì che è da geek) senza correre il rischio di travisare i miei stessi ricordi. Purtroppo non ho questa fortuna – e comunque starei ben lontana dalla mia infanzia se viaggiassi nel tempo – e mi tocca tirare le somme di tutto senza poter essere obiettiva.
Incredibile ma vero, guardando i disegni fatti alle elementari scopro di avere la pesantezza mentale di una ottantenne. Ho accumulato così tanti strati di polvere che nemmeno una confezione di Swiffer potrebbe bastare a mandarli via. Non che fossi Picasso, anzi le mie doti artistiche erano al di sotto degli standard già a sei anni, però a loro modo quei disegni erano belli perché li vedevo così e così immaginavo il mondo. Bello lo è ancora, solo mi pesa di più ammetterlo e di qui la polvere.
Forse dovrei provare con la versione Duster o XXL. Chissà che riesca a fare pulizia…
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