Buongiorno 😊
Come sta andando la vostra settimana? Bene?
Mercoledì vede il ritorno della nostra rubrica librosa La météo de Baudelaire e il libro di oggi trasporta Alan Rickman nella dimensione del doppiaggio. Eh sì, perché in Alice in Wonderland e nel film di prossimissima uscita (sarà nelle sale dal 25 Maggio!) Alice attraverso lo specchio il caro Absolem (il Brucaliffo) ha la voce di Alan 😄 Perciò eccomi qui a parlarvi dell’opera da cui è tratto, Attraverso lo specchio e di quel che Alice vi trovò di Lewis Carroll!
Info
Titolo Attraverso lo specchio e di quel che Alice vi trovò Titolo originale Through the Looking-Glass, and What Alice Found There Autore Lewis Carroll Traduzione Ilaria Isaia Editore Il gatto e la luna Anno 2012 Anno prima edizione 1871 Genere Fantastico Pagine 105
Trama
La piccola Alice, dopo aver visitato il Paese delle Meraviglie, attraversa uno specchio e si trova in un mondo magico. Tra fiori parlanti e straordinarie creature come Humpty Dumpty, la Regina Rossa e Pincopanco e Pancopinco, Alice vivrà un singolare gioco a scacchi fino a diventare lei stessa Regina.
Parere
Come sequel di Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie mi aspettavo un racconto un po’ più lungo e dettagliato, invece è un libricino che si legge in una giornata. È la seconda avventura de Alice in una realtà diversa dalla propria, ma questa volta nessun Paese delle Meraviglie per lei, bensì il mondo alla rovescia trovato attraversando lo specchio nel proprio salotto. Come nel primo volume dedicato a questa sua piccola protagonista, Lewis Carroll raccoglie nel breve racconto una quantità di nonsensi, scioglilingua e parodie di canzoni comuni davvero incredibili. Non possono competere per quantità con quelli contenuti in Alice nel Paese delle Meraviglie, ma sono altrettanto belli e ricchi di ironia nei confronti della propria società, nonché verso il desiderio di Alice di diventare regina insieme alle altre due. La varietà di personaggi incontrati è davvero ampia, però manca lo stesso spirito che ha animato gli incontri avvenuti con il Cappellaio Matto e la Lepre Marzolina o con il Bianconiglio nel primo volume. È vero che ricalcare lo spirito di Alice in Wonderland senza farne una copia è difficile, quasi quanto creare un’opera diversa senza subire il confronto con la precedente, ma qui Carroll riesce a restituire la stessa sensazione di allegra confusione del primo libro, certo con i dovuti limiti rispetto al primo viaggio di Alice.
Voto
Il film di prossima uscita non è l’esatta trasposizione del libro, ma sono comunque curiosa di vederlo perché ho adorato Alice in Wonderland e non vedo l’ora di ritrovare tutto il cast fenomenale 😆 Voi avete visto il primo? Andrete a vedere anche questo? Fatemi sapere 😊
A domani 💋
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