Mercoledì e arriva La météo de Baudelaire!
Prima di parlare di questo gustosissimo e dolcissimo libro, ditemi: come sta andando la vostra settimana? Tutto bene?
Io ho una super notizia: vado a New York!!!!!! 🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉 Giusto settimana scorsa, con il tag I posti che…, vi dicevo che avrei voluto visitarla ed ecco che il mio regalo di laurea da parte dei miei fratelli sono 6 giorni nella Grande Mela! Sono troppo felice!! E anche senza parole Adesso vedrò come organizzare il blog per i giorni in cui non sarò a casa (probabilmente programmerò i post), ma non preoccupatevi, le rubriche non mancheranno.
Dopo questa super notizia (non potevo non avvisarvi dopo quello che ho scritto nel tag 😁) torniamo al vero protagonista di questo post, Chocolat di Joanne Harris!
Info
Titolo Chocolat Autore Joanne Harris Traduzione Laura Grandi Editore TEA Anno 2010 Anno prima edizione 1998 Genere Narrativa Formato Cartaceo Pagine 419 Prezzo 13,90€
Trama
La bella e intrigante Vianne Rocher si trasferisce con sua figlia Anouk nel piccolo e ordinato villaggio di Lansquenet per aprire “La Céleste Praline”, una golosa pasticceria. La loro presenza diventa presto un elemento di disturbo per il giovane curato, ma di gioia, colore e felicità per il resto del villaggio.
Parere
Joanne Harris è la mia eroina!!! Ho scoperto (meglio tardi che mai) un’autrice che sa appassionare, coinvolgere e narrare una storia davvero incredibile, con personaggi reali e emozionanti, senza eccedere in uno stile o un tipo di narrazione prolisso e noioso, ricco di dettagli che potrebbero appesantire lo stile ma che lei trasforma in elementi essenziali. Chocolat, che credo sia uno dei suoi primi romanzi, è un inno al potere gioioso del cibo, dei dolci e del cioccolato in particolare, all’influsso positivo che esso ha sulle persone, sul loro umore e sulla loro vita, nonché sull’importante ruolo che può giocare nel modificare e intrecciare nuovi rapporti con gli altri. La Céleste Praline di Vianne Rocher è, per un piccolo paesino della campagna francese, fonte di nuove opportunità, cambiamento e perdizione, a seconda dei punti di vista, ma per tutti questo negozio diventa il centro di uno sconvolgimento che minaccia di minare tutti gli assunti su cui si basa la vita della (pia) comunità di trecento, scarse, anime. L’arrivo di questa donna e della figlia Anouk mette, infatti, in crisi l’apparente limpidezza di Lansquenet-sous-Tannes e Joanne Harris ne racconta il crollo durante il periodo di Quaresima alternando la narrazione tra il punto di vista di Vianne e quello del suo principale antagonista, padre Reynaud. L’effetto è di spaziare tra due fazioni contrapposte ma fondamentalmente accumunate dalla paura che il loro essere venga messo in crisi dai comportamenti e dalle convinzioni dell’altro, in un clima di sospetto e terrore verso tutto ciò che non fa parte delle proprie convinzioni. E in mezzo a tutto questo si trovano i cittadini di Lansquenet, con i loro segreti, gli screzi e piccole ripicche che trovano nel negozio di Madamoiselle Rocher un pretesto scoppiare e venire a galla. I personaggi sono decisamente ben sviluppati e complessi, ognuno con il proprio bagaglio di esperienze e il proprio cosmo di paure e errori che li rendono incredibilmente reali. Attorno alla Céleste Praline si intrecciano le vite di Armande, anziana e testarda signora che cerca di scampare alle insistenze della figlia Caroline e di ricostruire un rapporto con il nipote Luc, di Joséphine, donna cleptomane e picchiata da un marito violento alla disperata ricerca di un modo per essere se stessa, di Guillaume, un pacato signore che vive unicamente in funzione del proprio cane, e persino di Francis Reynaud, il curato così desideroso di mettere la parola fine all’esperienza della cioccolateria ma che finirà per restarne affascinato e per svelare un lato di sé non esattamente mosso da spirito cristiano. A tutti loro si aggiunge ovviamente Vianne Rocher e a lei Joanne Harris dedica una profondità e una storia personale che mi hanno colpita. È diventata una delle mie protagoniste preferite perché non smette mai di provare, continua per la sua strada anche se tutti gli insegnamenti ricevuti da sua madre la spingerebbero a andarsene, a ricominciare tutto dall’inizio con sua figlia per sfuggire dell’Uomo Nero, la personificazione di ogni terrore irrazionale. È una storia incredibile in cui il cioccolato e il cibo, raccontati nel periodo di privazione massimo per la tradizione cattolica, diventano una testimonianza di quanto la vita sia meravigliosa, unica, di come certi atteggiamenti siano incompatibili con la nostra presunta umanità, soprattutto se provengono da chi ha fatto del messaggio di Cristo la propria ragione di vita. È un invito a non perdere tempo in invidie e cattiverie, ma a festeggiare l’unicità della vita attraverso uno dei suoi piaceri, il cibo, e Joanne Harris riesce a regalarlo, insieme a una descrizione accurata del controsenso di certi comportamenti e di certi pensieri dell’uomo.
Voto
Da questo romanzo è stato tratto un film (con Juliette Binoche e Johnny Depp), e li ho trovati molto simili. Certo ci sono stati degli aggiustamenti per renderlo più appetibile al grande pubblico (il film è più romantico e fa dei cambiamenti sulla storia) ma nel complesso rispetta molto bene questo libro davvero bello! Vi è capitato di leggerlo o di vederne il film??
Mentre aspetto i vostri commenti, vado a preparare una ricetta veloce veloce 😄 a più tardi!!
Cliccando sul link sottostante potete partecipare all’On Rainy Days Contest e vincere uno dei premi in palio!
Comments