Buongiorno a tutti 🎃
Anche La météo de Baudelaire si colora di arancio zucca! Ho in serbo un libro davvero speciale per oggi, perché chi meglio della Creatura può rappresentare le paure dei mostri e dei morti viventi nella settimana di Halloween?
Copertina
Informazioni generali
Titolo: Frankenstein, o il moderno Prometeo Titolo originale: Frankenstein; or, the modern Prometeus Autore: Mary Shelley Traduzione: Chiara Zanolli, Laura Caretti Editore: Mondadori Anno: 2002 Anno prima edizione: 1818 Genere: Gotico, fantascienza, horror Formato: Cartaceo Pagine: 336 Prezzo: 7,65€ Link acquisto: Mondadori
Trama
Opera fondamentale per lo sviluppo del genere horror e di quello fantascientifico, la storia del giovane Frankenstein che riesce a dar vita a una “creatura” assemblata con parti di cadaveri colpisce ancora oggi per l’attualità delle questioni affrontate, dalla sfida dell’uomo ai limiti posti dalla natura al desiderio di poter sfuggire alla morte.
Parere
Ci sono tanti libri sui mostri ma credo che il più rappresentativo sia proprio Frankenstein di Mary Shelley. La povera creatura rappresenta perfettamente la condizione umana e la nostra, a volte nascosta, a volte ben visibile, mostruosità. Ho letto questo romanzo molte, molte e molte volte, sorprendendomi sempre della sua profondità e dello stile estremamente piacevole. Lo si può prendere come una semplice storia sulla creazione di un mostro da parte dell’eccentrico dottor Victor Frankenstein e di come questa creatura ha sviluppato una coscienza propria, ma si rischia di dimenticare la seconda parte del titolo, cioè Il moderno Prometeo. La figura mitica di Prometeo, che rubando il fuoco agli dèi per donarlo agli uomini finì per essere incatenato a una roccia con un’aquila a divorargli il fegato tutti i giorni, è rielaborata qui alla luce degli esperimenti medici portati avanti grazie alla scoperta dell’elettricità. Mi spiego meglio: Frankenstein è un Prometeo moderno perché si ribella ai dettami dell’etica tradizione con i suoi esperimenti; diventa Prometeo perché dona agli uomini una facoltà esclusivamente divina, quella di donare la vita a corpi inanimati; è Prometeo perché la sua creatura, capace di autocoscienza, sviluppa le proprie potenzialità in seguito al dono ricevuto. Ma nel romanzo di Mary Shelley, come nelle mitologia, nessuna azione resta senza conseguenze e l’atto di dimostrare la super potenza dell’uomo genera un essere che non può essere accettato, il quale a sua volta è in grado di capire la differenza tra lui e il resto del mondo ma non di superarla. Per quanto la creatura ci provi, gli uomini non potranno mai accettarla (alla vista), perché è ciò che di più mostruoso si possa immaginare e che la mente dell’uomo non può assolutamente concepire come possibile, come reale. Fino alla fine ho sentito una particolare empatia verso la creatura, verso la sua rabbia e la sua disperazione. Ed è quello che ogni volta mi fa apprezzare questo romanzo del gotico inglese, perché alla fine i mostri possono anche essere gli stessi uomini.
Curiosità
Prendetela con le pinze, ma se non ricordo male il mio professore d’inglese ha accennato a una possibile motivazione che ha spinto la signora Shelley a scrivere questa particolare storia: l’obbligo di rinunciare a un figlio nato storpio e la sua morte. La creatura potrebbe essere un bambino a cui è stato negato ogni diritto o considerazione perché malato? Non è una teoria così assurda; è possibile, certo, ma non ho certezze, perciò tenetela come curiosità. Magari (ri)leggendo quest’opera l’idea non vi sembrerà così assurda.
Voto
Un mostro letterario molto speciale! E i vostri quali sono? Ci sono libri che vi hanno terrorizzati?
Halloween si avvicina ma noi ci ritroviamo domani con The Rainist!
A presto 😈
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