Ciao 😊
Ad inizio anno ho partecipato al blogtour dedicato a questo nuovo (ormai non più) romanzo di Marc Levy e sinceramente non ho idea del perché ci abbia messo così tanto per pubblicare la recensione… Mah… Giuro che è un mistero!
Comunque sia, oggi intendo recuperare perciò… Pronti a sentirmi nuovamente parlare di Levy?!
Titolo: Lei & Lui Autore: Marc Levy Editore: Rizzoli Anno: 2016 Pagine: 350
Lui è Paul Barton, americano, vive a Parigi da molti anni in attesa che il successo bussi alla sua porta: scrittore poco soddisfatto del proprio lavoro, ha raggiunto la popolarità solo nella Corea del Sud, dove ha conosciuto la sua traduttrice, cui lo unisce un complicato amore intermittente. Lei è Mia, attrice inglese scappata a Parigi da un’amica che conosce il potere consolatorio della cucina: un rifugio sicuro per una donna delusa e schiacciata da una vita che non la soddisfa più. Le strade di Paul e Mia si congiungono in maniera imprevista grazie ai rispettivi amici, che un po’ per gioco e un po’ per affetto li iscrivono a loro insaputa a un sito di incontri. Inizia un’amicizia a tinte colorate, sempre sul punto di trasformarsi pericolosamente in altro, costellata di episodi romantici, buffi ed esilaranti. Tra chiacchiere nei caffè e passeggiate nelle piazze di Montmartre, dove le atmosfere sprigionano tutta la loro magia, Paul guida Mia attraverso una Ville Lumière spesso poco conosciuta, alla scoperta di incantevoli angoli nascosti e inedite prospettive sulla città.
Finalmente, dopo Se solo fosse vero e Se potessi rivederti, il protagonista assoluto di questa storia è Paul, il mio amatissimo e spiritosissimo Paul. Ritiratosi a Parigi per non dover sopportare i riflettori dovuti al successo del suo primo libro (la cui trama è quella di Et si c’était vrai…), ho ritrovato un Paul meno brillante e spensierato di quello che ho conosciuto nelle altre due opere.
Paul, la cui affabilità e il cui tono di voce squillante mascheravano un pudore patologico, restò con gli occhi sgranati e le braccia molli, con l’unico desiderio di diventare, proprio come il suo personaggio, invisibile. […] Paul si sentì morire. Non di una morte istantanea, che l’avrebbe senz’altro sollevato, ma di un’agonia lenta e asfissiante.
Paul è un uomo provato e stanco, uno scrittore sconosciuto che però è incredibilmente famoso in Corea del Sud e che cerca di ritrovare se stesso dopo tanti anni passati in solitudine lontano dagli affetti più cari (indovinate? Arthur e Lauren). Paul non ha nessun altro a fargli compagnia se non i suoi personaggi ed è arrivando a un punto di non ritorno (il completo isolamento, interrotto solo dagli incontri con l’editore e la traduttrice sudcoreana) che i due combinaguai di San Francisco (Arthur e la moglie Lauren) correranno in suo aiuto, portandolo dritto tra le braccia di Mia. Ma anche lei, un’attrice temporaneamente in fuga dalla sua carriera e da un amore finito, ha il suo bel carico di insicurezze e l’incontro con Paul non fa che risollevarle di nuovo. Entrambi, grazie a un aiuto reciproco e alla dolcezza di un sentimento che si sviluppa pian piano, ritrovano il piacere di godersi la vita e la compagnia altrui, scoprendo i difetti e i pregi dell’altro in un susseguirsi di situazioni che li mettono a dura prova (e per Paul prendere un’aereo è una vera tragedia). È, l’intera storia, una ricerca verso la felicità nonostante tutto ciò che ci può essere al mondo di orribile ma che, comunque, non è in grado di annegare gli aspetti belli e positivi dell’esistenza.
«Non le sembra che ci siano già abbastanza drammi nella vita vera, e che le persone siano già sufficientemente gravate da dolori, menzogne, vigliaccherie e meschinità? Vuole aggiungerne altri? Sprecare il loro tempo raccontando storie che finiscono male?» «I romanzi hanno il dovere di riflettere la realtà, o rischiano di apparire sentimentali.» «Ma che vadano al diavolo, quelli che non amano le storie felici, sguazzassero pure nel loro pessimismo, sono già abbastanza noiosi così, non gli lasceremo anche l’ultima parola.» «È un punto di vista.» «No, è una questione di buon senso e di coraggio. A che serve recitare, scrivere, dipingere o scolpire, correre rischi del genere se non per dare felicità agli altri? A commuovere con edificanti storie strappalacrime? Sa cosa serve oggi per conquistare un Oscar? Aver perso braccia o gambe, il padre o la madre, meglio ancora tutt’e quattro le cose insieme. Una buona dose di tristezza, di squallore, di bassezze per far sciogliere gli spettatori in lacrime e si grida al genio, ma far ridere e sognare la si ritiene una cosa da nulla. Ne ho abbastanza dell’egemonia culturale della depressione. Quindi il suo romanzo finirà bene, punto e basta!»
Come sempre, ormai mi avrete a noia per quante volte ve l’ho detto, lo stile è ciò che rende un romanzo di Levy speciale e indimenticabile. Intenso, quotidiano, realista e dolce sono i soliti aggettivi che uso, ma adesso aggiungo qualcosa di nuovo, perché in Lei & Lui Levy affronta una rinascita e il suo stile riflette questo aspetto, regalandoci il rinnovamento di Paul e Mia anche attraverso il modo in cui ci racconta la loro storia. Ho adorato anche questo romanzo e ve lo consiglio se siete un animo romantico super positivo e alla ricerca del lieto fine!
Questa volta non mi sono dilungata molto 😏 Ho preferito lasciare la parola a Paul e Mia e spero che vi sia piaciuto!
È solo Venerdì, ma purtroppo so già che questo weekend non pubblicherò altro… Domani cena con i parenti e in generale un surplus di studio/libro 😓 Ovvio, dedicarmi al libro invece che allo studio mi fa più piacere e spero di riuscire a dedicarmici!
Voi invece che farete? Programmi particolari? Qualunque cosa facciate, spero vi divertiate e che possa essere bella 💋
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