Buongiorno 😄 Finalmente è Venerdì!! Il weekend è alle porte e non vedo l’ora che arrivi!! Cosa farete di bello questo fine settimana? Festeggerete Halloween in anticipo?
Io credo che ne approfitterò per mettere ordine negli appunti dell’università e in Curadh, per poi arrivare a Domenica e passere una giornata cinema con mia cugina. Il programma prevede un ripasso dei film Marvel, anche perché Mercoledì abbiamo visto l’ultimo e alla fine ci chiedevamo cosa mancasse allo sviluppo della trama che collega tutti i film e che porterà a Infinity War nel 2019… Un po’ fuori, ma abbiamo un pomeriggio libero e ne approfittiamo 😆
Io su queste cose sono moooolto nerd e adoro l’universo Marvel!! Alla fine, mi dovranno fare una statua vista l’assiduità e la celerità con cui segui le loro uscite cinematografiche… Oramai avete capito dove vado a parare con questo post: ho fatto la recensione di Doctor Strange! Eccola 😊
Info
Titolo Doctor Strange Regia Scott Derrickson Anno 2016 Genere Azione, fantastico Lingua Inglese Paese di produzione Stati Uniti d’America Soggetto Steve Ditko (fumetto), Jon Spaihts, Scott Derrickson, C. Robert Cargill (storia) Sceneggiatura Scott Derrickson & C. Robert Cargill
Trama
Doctor Strange racconta la storia del neurochirurgo di fama mondiale Stephen Strange, la cui vita cambia per sempre dopo che un terribile incidente automobilistico lo priva dell’uso delle mani. Quando la medicina tradizionale si dimostra incapace di guarirlo, Strange è costretto a cercare una cura in un luogo inaspettato: una misteriosa enclave nota come Kamar-taj. Scoprirà presto che non si tratta soltanto di un luogo di guarigione ma della prima linea di una battaglia contro invisibili forze oscure decise a distruggere la nostra realtà. Presto, Strange imparerà a padroneggiare la magia e sarà costretto a scegliere se fare ritorno alla sua vita agiata o abbandonare tutto per difendere il mondo e diventare il più potente stregone vivente.
Cast
Benedict Cumberbatch: Stephen Strange / Dottor Strange
Chiwetel Ejiofor: Karl Mordo
Rachel McAdams: Christine Palmer
Benedict Wong: Wong
Michael Stuhlbarg: Nicodemus West
Benjamin Bratt: Jonathan Pangborn
Scott Adkins: Lucian
Mads Mikkelsen: Kaecilius
Tilda Swinton: Antico
Trailer
Parere
Nuova uscita della casa Marvel che introduce un nuovo tipo di supereroe e che riporta in auge un aspetto importante dei fumetti che gli ultimi prodotti cinematografici hanno un po’ trascurato, vale a dire la spiritualità. Doctor Strange è sicuramente il meno ricco di scene di combattimento dei prodotti del MCU (Marvel Cinematic Universe) e si fa carico di trasmettere un valore diverso alla lotta che i supereroi hanno ingaggiato contro chiunque provi a minacciare la Terra. Non c’è un Hulk spaccatutto, né Thor o Iron Man pronti a mandare in frantumi qualsiasi cosa pur di scacciare la minaccia di turno, umana o aliena che sia.
Protagonista è, ovviamente, il Dottor Strange, neurochirurgo di fama mondiale, che dopo un incidente perde l’uso delle mani e si vede togliere tutto ciò che per lui ha valore, il lavoro e la gratificazione che ne deriva. Come un cliché ben collaudato da casa Marvel, il supereroe non ancora tale si trova ad affrontare un momento di crisi, in cui tutte le sue certezze vengono messe in discussione (se non addirittura cancellate), che può riuscire a superare solo cedendo all’impossibile e all’accettazione di una verità dolorosa: tutte le conoscenze del passato sono completamente inutili e la salvezza passa per l’unica via cui non si è disposti a credere.
Per questo il materialista, egocentrico e cinico Stephen Strange si trova alla disperata ricerca di una cura che lo conduce in un luogo chiamato Kamar-Taj, dove non solo la via per l’auto-guarigione passa per il misticismo orientale, ma anche per la scoperta delle proprie particolari doti mistico-magiche che vedono l’esistenza di un multiuniverso in un cui la Terra è al centro degli interessi di una forza oscura millenaria e famelica.
Ovviamente allo scetticismo iniziale di Strange si sostituisce la sua comprensione e l’accettazione di un piano superiore dell’universo, ma quello che è interessante è lo sviluppo del personaggio e come questo si inserisca nel mondo del MCU introdotto dal primo Iron Man (2008) e come lo stravolga.
Dopo Captain America – Civil War, i supereroi della prima fase sono in piena crisi e da gruppo compatto sono diventati due fazioni contrapposte; loro erano le speranze del pianeta e di fronte alla loro crisi etica e alla divergenza di opinioni, serviva una new entry, qualcuno di completamente estraneo alla diatriba che fosse in grado di riportare l’attenzione sugli argomenti veramente importanti e che i grandi supereroi dimostrano di aver dimenticato. Stephen Strange è l’outsider, l’uomo comune che non ha scelto di difendere nessuno e che contro la sua volontà si trova coinvolto in qualcosa che è più grande di lui. È l’ambasciatore che ci chiede: “La Terra è in pericolo, forze oscure la minacciano e servono dei paladini che la difendano. Chi lo farà? Gli Avengers?”.
La risposta del film è un grandissimo no. Serve un nuovo tipo di eroe, qualcuno che sappia aprire la mente e vedere oltre ogni tipo di barriera, anche quella che separa gli universi. Serve un nuovo eroe ed ecco arrivare lo stregone Doctor Strange, capace di modificare la realtà tramite la magia (la manipolazione dell’energia proveniente dagli altri universi). Punto di forza del personaggio, interpretato da un impareggiabile Benedict Cumberbatch, è la spiritualità e il misticismo, il credere che ci sia qualcosa di superiore che governa gli universi e che sia possibile entrarvi in contatto tramite pratiche come la meditazione. Di fronte a eroi prettamente materiali e fisici come Capitan America, la dimensione di Doctor Strange è quasi onirica, un caleidoscopio in cui la realtà non ha (quasi) più leggi cui rendere conto e in cui i supereroi mettono in mostra le proprie abilità senza sfoggiare i muscoli, ma giocando d’astuzia a suon d’incantesimi.
Questa dimensione extra della realtà (chiamata, tra i tanti modi, realtà specchio) viene enfatizzata con effetti speciali incredibili, in cui gli edifici collassano su loro stessi, si piegano, flettono e modificano in un incrocio tra il mondo onirico di Inception e gli edifici mutevoli di Harry Potter. È un film diverso dai suoi predecessori di casa Marvel, più mentale, ma non per questo noioso o meno movimentato, anzi. A renderlo piacevole e interessante da vedere è proprio questo focalizzarsi su altri aspetti al di fuori del classico scontro tra Buoni e Cattivi, in particolare la sottile differenza dei confini tra queste due categorie, nella dimostrazione che nessuno è superhero o evil a priori, ma che lo si diventa a seconda delle scelte che si fanno. Ultima caratteristica che lo rende una gradita visione è l’ironia della pellicola, elemento che vede coinvolti tutti gli attori e i personaggi in una successione di battute e sipari che stemperano la profondità del misticismo e rendono il film divertente (personalmente ho riso spesso e di gusto, grazie alle battute geniali). Ricorda, questa ironia, che la vita e le situazioni non sono tutte negative o positive, ma un equilibrato mix dei due.
Voto
Ovviamente voglio sapere cosa ne pensate, se lo avete già visto o se andrete questo weekend! Mi piace sentirvi chiacchierare, anche per dirmi che la Marvel non fa per voi 😉 Lascio a voi la parola!!
Nel frattempo vi auguro un buon weekend e vi do appuntamento a Lunedì, quando tornerà a trovarvi il Domino Letterario 😍 Buona giornata, Fede 💋
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