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“Little Women” di Louisa May Alcott

Ciao a tutti!

Come vi dicevo, ho dovuto leggere un po’ di libri per gli esami e tra tutti quello di cui vi parlo oggi è il mio preferito. Come potrebbe non esserlo, quando si tratta delle sorelle March?!


Titolo Little Women Autore Louisa May Alcott Editore Amazon Classics Anno 2017 Anno prima edizione 1868 Genere Narrativa Formato Ebook Pagine 566

Sullo sfondo dell’America lacerata dalla Guerra di secessione si snodano le storie e le vite delle protagoniste, tutte femminili, di questo romanzo pubblicato per la prima volta nel 1868 e divenuto da subito un classico amatissimo dal pubblico dei giovani lettori (e non solo). Le “piccole donne” del titolo sono le sorelle March. Quattro ragazze con caratteri molto diversi tra loro: Margaret, sedici anni, ha una passione per l’eleganza del bel mondo; Josephine, la scarmigliata, ribelle e anticonformista Jo, quindici anni, adora scrivere racconti e divorare libri, si mantiene facendo la dama di compagnia presso una vecchia e bisbetica zia; Elizabeth, detta Beth, tredici anni, timida al punto da non riuscire ad andare a scuola, molto dolce e con uno spiccato talento per la musica; Amy, la piccola di casa, dodici anni, capricciosa e vanesia, adora dipingere e disegnare ed è l’artista del gruppo. La bellezza di Piccole donne è tutta nel divampante incendio di un mondo che fu, il mondo delle illusioni fanciullesche, un mondo in cui la vita è ancora potenza, scrigno di ogni possibilità.

Meg, Jo, Beth e Amy March sono quattro giovani sorelle che si ritrovano ad affrontare un lungo anno, da Natale a Natale, attraverso le difficoltà e i problemi quotidiani che le coinvolgono mentre il loro paese è sconvolto dalla guerra civile tra il Nord e Sud. Un Natale senza regali non è Natale per loro, però è proprio la mancanza di dono a smuovere per la prima volta la coscienza altruistica delle ragazze, incamminandole sulla strada che, nel corso del romanzo, le porterò a fare nuove amicizie, ad affrontare momenti difficili e dolorosi ma anche a crescere e a trasformarsi da bambine in giovani donne.

I am not afraid of storms, for I am learning how to sail my ship.

Dell’amicizia con Teddy (Theodore Laurence), nipote del loro ricco vicino di casa e ragazzino un po’ solitario, alla conoscenza con il suo istitutore, John Brooke, la vita delle sorelle March cambia repentinamente nel corso di qualche mese, mettendole di fronte alle gioie tanto quanto alle difficoltà della vita, soprattutto quando la guerra mette a rischio la vita di Mr March e la malattia colpisce la più innocente e tranquilla tra loro, Beth, segnando uno dei momenti più tristi e commoventi della prima parte del romanzo, la quale si conclude il giorno di Natale, esattamente quando era cominciato, ma portando alla famiglia March notizie positive e momenti di gioia insperata. La vita delle sorelle, tuttavia, non si conclude qui, ma riprende quattro anni dopo. La guerra civile è ormai finita e la famiglia March può finalmente festeggiare il matrimonio della più grande delle sue figlie, Meg, con John Brooke. Divenute donne adulte, le quattro sorelle si ritrovano ora ad affrontare le sfide più legate ai sentimenti che alla crescita personale, portando in primo piano l’aspetto più “passionale” della loro natura, ma descrivendolo sempre a seconda delle loro differenze caratteriali e dei diversi modi in cui ognuno di loro affronta la vita.

Have regular hours for work and play; make each day both useful and pleasant, and prove that you understand the worth of time by employing it well. Then youth will bring few regrets, and life will become a beautiful success.

Diverse per carattere e attitudini, le quattro giovani si ritrovano a crescere in fretta in una realtà che sta cambiando altrettanto velocemente, ognuna trovando il proprio ruolo come donna e come individuo indipendente. Meg, l’esemplificazione della bellezza femminile, nelle due parti del romanzo comprende come dare valore più alla bellezza interiore che è quella esteriore, definendo il proprio ruolo di donna come moglie e madre. Jo, la più indipendente e combattiva tra le sorelle, impara a mitigare il proprio carattere irruente e a incanalare la propria vena creativa e letteraria in qualcosa di produttivo ma anche soddisfacente livello personale. Amy (passo a lei, anche se è la più piccola), si fa portavoce della superficialità di carattere, imparando anche a caro prezzo che non sempre l’apparenza e la ricchezza sono ciò che serve nella vita. Infine Beth, anonima ma forte sorella che più di tutte è rappresentativa nel romanzo. Lei è l’innocenza della giovinezza, l’infanzia passata nelle cure di genitori e sotto la loro protezione, una condizione di sicurezza e tranquillità che non vuole abbandonare per nulla al mondo. Sarebbe la figlia perfetta, ma nell’ottica di Louisa May Alcott il suo atteggiamento è anche ciò che la frena dal diventare pienamente adulta, dal costruirsi una vita propria e dal trovare una vera espressione per il suo carattere. Non è un caso che, tra tutte le sorelle, sia proprio Beth quella più cagionevole, quella che deve andare per scatenare nelle altre una crescita completa ed effettiva. Lo stile dell’autrice rende il romanzo estremamente piacevole da leggere, trasformandolo in una guida per chiunque stia vivendo il momento della crescita, della ricerca di sé e soprattutto si trova nel momento di passaggio tra l’infanzia e l’età adulta, periodo estremamente complicato ma anche potenzialmente ricco di esperienze incredibili e meravigliose.

Ho letto Piccole donne da bambina, trovandolo già allora fantastico. Riletto adesso è ancora più bello, perché ne comprendo di più i significati nascosti. Insomma, è un classico che vi super consiglio 😉

Io e le sorelle March vi ringraziamo per essere stati con noi!

A domani 💋

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