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Immagine del redattorefedecaglioni

Marvel’s Luke Cage

Buon pomeriggio 😊 Come sta andando la vostra settimana?

La mia è super piena, ma visto che al momento ho cinque minuti di pausa prima che inizi la lezione (eh, sì, mi trovo in università…) ho deciso di lasciarvi la recensione su una delle ultime serie tv che ho visto!


TitoloMarvel’s Luke Cage Anno: 2016 Stagioni:1 Cast: Mike Colter, Mahershala Ali, Simone Missick, Theo Rossi, Erik LaRay Harvey, Rosario Dawson, Alfre Woodard


Questa nuova serie tv marcata Netflix & Marvel (N&M) mi ha piacevolmente tenuto compagnia. Diversamente dai prodotti per il grande schermo e dalla serie Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D., Luke Cage segue i problemi di un uomo “comune” all’interno del proprio quartiere e che, volente o nolente, si trova a doversi mettere in prima linea contro le ingiustizie sociali e politiche che lo devastano. Come le altre produzioni Netflix, anche le avventure di Luke Cage, al secolo Carl Lucas, si vestono della quotidianità e non ci sono strani nemici extraterrestri o provenienti da altre dimensioni a metterlo in difficoltà, bensì il malavitoso locale, il polito corrotto e le diverse gang che tengono Harlem sotto scacco. Se in Daredevil e in Jessica Jones si parlava di Hell’s Kitchen (quartiere di Manhattan a sud di Central Park), questa volta è il famosissimo Harlem a fare da sfondo all’intera stagione. Subito, considerato che la popolazione è quasi totalmente afroamericana, si nota un cambio nel registro linguistico e nell’approccio verso l’altro rispetto alle altre due serie. Caratterizzato da slang e modi informali, tipici di quel particolare strato sociale che fa sembrare Harlem quasi una periferia sull’orlo dello sfascio, non si è più nel regno degli avvocati di Matt Murdock o di quello semi-clandestino di Jessica Jones, ma nel profondo grigiore degli spacciatori, dei gangster, dei poliziotti corrotti e dei giovani che, per dei soldi facili, sono disposti a qualunque cosa. Luke Cage, restio a sfruttare la propria super forza e invulnerabilità per salvare gli altri, si trova coinvolto suo malgrado quando Pop, l’uomo che è stato per lui un mentore, viene brutalmente ucciso. Da qui, si sviluppa una duplice trama: la prima parte della stagione vede Luke Cage affrontare Cottonmouth, gangster che controlla tutta Harlem, per deteriorane il potere e vendicare così Pop; la seconda, dopo l’incredibile dipartita di Cotton (e credetemi, lo è stata, perché non immaginavo un simile colpo di scena), il super cattivo è il misterioso Diamondback, che è sulle tracce di Luke non si sa bene per quale motivo. Carina, soprattutto per l’introduzione di personaggi ricorrenti tra le diverse serie che fanno giocare lo spettatore e ne mettono alla prova la memoria (può sembrare frustrante dover tenere a mente tutto tra serie e film, ma alla fine è divertente), però non quanto le due precedenti produzioni N&M (ora che ci penso, sarebbe un acronimo perfetto anche per “Nelson & Murdock”, lo studio legale di Daredevil 😆) perché forse troppo incentrata sull’idea di “ghetto”. Tuttavia è da tenere d’occhio, in vista della seconda stagione e di Marvel’s The Defenders, progetto che riunirà Matt Murdock, Jessica Jones, Luke Cage e Danny Rand, protagonista di Marvel’s Iron Fist (serie che verrà rilasciata nel Marzo 2017).

voto3

Adesso scappo che è arrivata la docente 😉 Voi però fatevi sentire, sia che abbiate o no visto la serie! Mi piace sentirvi raccontare, anche quando qualcosa non fa per voi.

A presto Federica 💋

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