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Immagine del redattorefedecaglioni

“Natale a Whitehorn” di Susan Mallery

Buoh-oh-oh-n Lunedì!

A Natale ormai manca una sola settimana! Tra 8 giorni si festeggia, ma prima di pranzi super affollati e non, ci fermiamo a incontrare un nuovo protagonista che non vede di buon occhio questo periodo e la sua, perfetta, controparte!


Titolo Natale a Whitehorn Titolo originale Christmas in Whitehorn Autore Susan Mallory Editore HarperCollins Italia Anno 2018 Genere Romance Formato Ebook Pagine 143 Prezzo 2,99€ Acquisto Amazon

Mark ha lasciato New York con un solo proposito: trascorrere le feste da solo e soprattutto lontano da qualsiasi rappresentante del gentil sesso! Purtroppo, però, non ha fatto i conti con l’effervescente altruismo di Darcy Montague, decisa a non permettere a nessuno di passare il Natale in solitudine.

Mark ho un passato difficile alle spalle, è taciturno per scelta e solitario perché ha imparato a sue spese cosa significhi essere tradito da chi gli era più vicino. Ne porta ancora addosso i segni e si ha fatto ritorno nella cittadina natale di Whitehorn è per dimenticare le insidie di New York e delle donne. Perciò il suo scopo è evitare tutti, soprattutto la giovane cameriera bionda che gli rinfaccia le sue pessime abitudini alimentari. Darcy non si è più concessa distrazioni da cinque anni, da quando è rimasta orfana e assunto la custodia di suo fratello Dirk, ma il suo vicino e detective Mark Kincaid sembra essere arrivato apposta per metterlo alla prova, lei che non sa resistere quando si accorge di poter aiutare il prossimo. Un cinico disilluso e una brava ragazza che si ritrovano attratti l’uno dall’altra nonostante le paure, i segreti e le differenze tra loro.

«Li divideremo per tipo e per colore, poi stabiliremo un piano d’azione.» La fissò allibito mentre si chinava accanto alle scatole. «Serve un piano?» «Assolutamente. Non possiamo limitarci ad appendere gli ornamenti come capita.» «Perché no?» Darcy non si prese la briga di rispondere. Alzò gli occhi al cielo, come se lui fosse troppo stupido per meritare una spiegazione.

Ma le esperienze e le ferite del passato ancora li condizionano, rendendoli entrambi incapaci di fidarsi, benché per motivi completamente diversi: Darcy, abituata essere scaricata non appena parte del fratello e dei suoi deficit intellettivi, tace sull’esistenza di Dirk per non vedere andar via anche quest’uomo fantastico. E Mark, sopravvissuto fino al tradimento e al tentato omicidio da parte della sua ex, non riesce a liberarsi dal sospetto che anche questa volta l’attrazione possa essere solo un inganno, soprattutto quando il suo lavoro lo porta a dubitare proprio di Darcy.

Solo perché avrebbe voluto che fosse colpevole. Il pensiero lo colpì come un lampo. Scosse il capo. Dannazione, perché non se n’era reso conto subito? Voleva che Darcy fosse disonesta perché così l’avrebbe estromessa dalla propria vita. Non avrebbe avuto il problema di domandarsi se fosse interessato a lei o meno.

Natale a Whitehorn è un romance con due protagonisti abbastanza interessanti che, da Ringraziamento a Natale, riscoprono la forza dei sentimenti, non solo romantici, ma anche l’altruismo e il prendersi cura degli altri, facendone una storia proprio in linea con questo periodo.

«Non hai abbastanza spazio per un albero gigantesco!» Darcy scoppiò a ridere. «Possibile che tu abbia sempre da ridire? Mark, è Natale! Devi entrare nello spirito»

Questi aspetti positivi però si scontrano con una trama che, da metà per i personaggi e verso il finale per la storia in sé, fa (un po’) acqua da tutte le parti. L’intreccio e il problema che sembra dividere Darcy e Mark (il classico punto di rottura prima del gran finale) si risolve sì ma senza che venga detto come e perché, portando in uno schiocco di dita a lieto fine. Si ha infatti la sensazione che tutto sia affrettato, come se avessero tagliato dei pezzi per arrivare alla fine, cancellando i problemi senza averli effettivamente affrontati e chiusi (Per capirci: Darcy è l’unica sospettata di un crimine, su cui Mark deve indagare, ma non viene accusata perché lui capisce, non si sa bene come, che non c’entra nulla e che il responsabile è qualcun altro, qualcuno che non viene nemmeno nominato). Sembra quasi che questo libro sia l’inizio di una serie, quando in realtà è un volume unico, quando a tutti gli effetti dovrebbe essere (ed è) una storia auto conclusiva… Altro dettaglio che mi ha fatto un po’ storcere il naso è il “segreto” di Darcy e la sua ostinazione a nascondere la presenza di suo fratello Dirk. Perché, se da un lato si dice orgogliosa di lui, dall’altro il non voler rivelare la sua presenza non le fa onore perché sminuisce l’importanza di questo personaggio secondario nella vita di Darcy. Sembra quasi un fratello di cui vergognarsi, un atteggiamento che, a mio avviso, rende questa ragazza così socialmente impegnata tanto superficiale quanto i ragazzi che l’hanno lasciata dopo aver saputo di Dirk perché, se davvero è così importante come dice e davvero è orgogliosa di lui, dovrebbe fregarsene di chi rinuncia a lei a causa di suo fratello.

Questa settimana inizia in sordina… Peccato, perché sembrava promettente come libro! Però le prossime recensioni natalizie saranno tutte in crescendo!

A domani Federica 💋

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