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“Non è la fine del mondo” di Alessia Gazzola

Ciao a tutti e buon giovedì!

Ormai la settimana sta arrivando agli sgoccioli e presto ci sarà Pasqua! Avete già programmato qualcosa con la famiglia oppure la classica gita fuoriporta? Da me passeremo con la famiglia entrambi i giorni, però cercherò di non trascurare i libri che ancora sono in stand by!

E questo mi porta alla recensione di oggi, su una storia che vi consiglio moltissimo di leggere!


Titolo Non è la fine del mondo Autore Alessia Gazzola Editore Feltrinelli Anno 2016 Genere Narrativa Formato Cartaceo Pagine 224 Prezzo 8,90€

Emma De Tessent. Eterna stagista, trentenne, carina, di buona famiglia, brillante negli studi, salda nei valori (quasi sempre). Residenza: Roma. Per il momento – ma solo per il momento – insieme alla madre, rea di aver chiamato le figlie (Emma e Arabella) come le protagoniste di un romanzo Regency nella convinzione che avere nomi romantici sarebbe stato un punto di forza per loro (per essere sfottute, senz’altro). Cosa non le piace: il chiasso. Le diete. La mondanità. Il rumore dell’aspirapolvere. La maleducazione. La sua idea di felicità: bufera con folate di vento ululanti. Una candela, un divano e un plaid. Un romanzo rosa un po’ spinto, rigorosamente ambientato in epoca Regency. Un pacco di biscotti – vanno tutti bene, purché basti guardarli per dichiarare guerra alle coronarie.  Sogni proibiti: il villino con il glicine dove si rifugia sempre quando si sente giù. Un uomo che non può (non deve!) avere. Un contratto a tempo indeterminato. A salvarla dallo stereotipo della zitella, solo l’allergia ai gatti.  Il giorno in cui la società di produzione cinematografica per cui lavora non le rinnova il contratto, Emma si sente davvero come una delle eroine romantiche dei suoi romanzi: sola, a lottare contro la sorte avversa e la fine del mondo. Avvilita e depressa, dopo molti colloqui fallimentari trova rifugio in un negozio di vestiti per bambini, dove finisce per essere presa come assistente. E così tutto cambia. Ma proprio quando si convince che la tempesta si sia allontanata, il passato torna a bussare alla sua porta: il mondo del cinema rivuole lei, la tenace stagista.  Deve tornare a inseguire il suo sogno oppure restare dov’è, in quel piccolo paradiso di tulle e colori pastello? E perché il famoso scrittore che aveva a lungo cercato di convincere a cederle i diritti di trasposizione cinematografica per il suo romanzo si è infine deciso a farlo? E cosa vuole da lei quell’affascinante produttore che per qualche ragione continua a ronzare intorno al negozio dove lavora?

Emma De Tessent è un’eterna stagista nel mondo della produzione cinematografica romana. Uscita dall’università da un bel po’ di anni, si vede rinnovare, volta dopo volta e anno dopo anno, quel primo contratto a tempo determinato che l’ha fatta avvicinare al cinema e alla carriera dei suoi sogni, cioè la sezione di acquisto dei diritti d’autore. Benché l’azienda per cui lavora sia sull’orlo del fallimento, Emma è convinta che verrà assunta a tempo indeterminato e portata in trionfo non appena riuscirà a convincere Tameyoshi Tessai, scrittore italo-giapponese, a cedere i diritti del suo ultimo bestseller, Tenebre di bellezza. Deve solo continuare a insistere e attendere.

Aspetto fiduciosa, perché ho imparato che la pazienza è il segreto del successo.

Ma le cose raramente vanno come ci si aspetta e alla fine l’eterna stagista perde il lavoro senza nemmeno un accenno al quasi decennale impegno nel settore. Case cinematografiche però ce ne sono a bizzeffe a Roma e grazie a “madre”, Emma riesce a ottenere un colloquio alla Waldau, casa indipendente e famosa per i film ricercati e per essere un po’ da snob. Sembrerebbe il luogo ideale per Emma, se Pietro Scalzi, il Produttore, non ce l’avesse già con le per aver ottenuto quel colloquio su raccomandazione. Di nuovo a piedi, senza un lavoro e dopo aver scoperto che la casa dei suoi sogni è appena stata venduta per essere trasformata in un ristorante, Emma ritrova la speranza in un piccolo negozio di vestiti per bambini, interamente cuciti a mano dalla proprietaria e… da Emma, la sua nuova apprendista. Ma la felicità che pian piano la pervade stando nel negozio viene messa a dura prova quando il suo vecchio capo, la Waldau e persino Tessai iniziano a interessarsi alla sua carriera, rivolendola indietro a tutto i costi.

Mia dolce Emma, non ha notato che una vita gaia, priva di ostacoli, ci rende infinitamente più aridi? Pretenziosi, direi. Incapaci di capire, di perdonare. È solo il dolore a renderci persone migliori. Ad aprile la nostra anima al flusso di tutto ciò che è veramente buono.

Non è la fine del mondo è un romanzo delicato e allo stesso tempo divertente, con una protagonista determinata, ironica e dedita alla ricerca della bellezza autentica, reale, quella che è capace di emozionare grazie tanto alla sua forza espressiva quanto alla sua semplicità. Per questo non è un caso che tra Emma e il signor Tessai si stringa un legame così forte e duraturo, che nasconde sfaccettature diverse e imprevedibili. È proprio questo eccentrico signore giapponese, solitario per scelta e a causa del destino, che, secondo me, stabilisce un punto di svolta nel modo in cui Emma vede se stessa, il proprio lavoro e come conciliare entrambi con l’imprevedibilità degli eventi e degli incontri che cambiano la sua vita. È la storia di una trentenne che, un po’ per sua scelta, un po’ costretta dal destino, si ritrova a cambiare la sua esistenza, a prendere atto di ciò che desidera davvero, anche grazie alle vicende che le ruotano attorno e che la influenzano, come il matrimonio e le due figlie della sorella Arabella, o ancora lo strano rapporto mai analizzato tra sua madre e Sinibaldi, amico di famiglia e storico editore di Tessai, in un caleidoscopio dove Emma deve ritrovare se stessa e la giusta strada da seguire per essere davvero felice e soddisfatta di sé.

Non ho mai letto nulla di questa autrice, ma adesso so che devo recuperare anche gli altri suoi libri perché ha uno stile che mi è piaciuto tantissimo! Se non la conoscete, dovete assolutamente rimediare e se invece avete un suo libro sullo scaffale ancora da leggere, beh è arrivato il momento di farlo!

Grazie per essere stati con me e per aver letto la mia recensione 😊

A domani, con un’altra autrice che ho piacevolmente scoperto!

Federica 💋

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