In questi giorni, tra un libro e l’altro dell’esame, mi sono data alla lettura di una nuova saga, Lux di Jennifer L. Armentrout, della quale ho divorato i primi due volumi, per ora.
Obsidian (Lux #1)
E se l’amore viaggiasse alla velocità della luce? Katy, una book blogger diciassettenne, si è appena trasferita in un paesino soporifero del West Virginia, rassegnandosi a una noiosa vita di provincia. Noiosa finché non incrocia gli occhi verdissimi e il fisico da urlo del suo giovane vicino di casa: Daemon Black è la quintessenza della perfezione. Poi quell’incredibile visione apre bocca: arrogante, insopportabile, testardo e antipatico. Fra i due è odio a prima vista. Ma un giorno Daemon salva Katy da un’inspiegabile aggressione, bloccando il tempo con… un flusso sprigionato dalle sue mani. Sì, il ragazzo della porta accanto è un alieno. Un alieno bellissimo invischiato in una faida galattica, e ora anche Katy, senza volerlo, c’è dentro fino al collo. L’unico modo per sopravvivere è stare incollata a Daemon. Sempre che lei non lo uccida prima…
Onyx (Lux #2)
Daemon Black ultimamente è cambiato: dolce, passionale, protettivo e addirittura geloso, sembra davvero prendere sul serio la relazione con Katy, che adesso è qualcosa di più di una bizzarra connessione aliena. E Katy? Ancora combattuta, non può più negare di esserne perdutamente innamorata. Però non è facile godersi una storia d’amore quando il pericolo è in agguato: una minacciosa presenza che viene da un altro mondo e nasconde segreti impensabili. Katy è sconvolta per aver appreso cose che non poteva lontanamente immaginare e l’improvvisa apparizione di qualcuno creduto morto non rende certo la situazione più semplice. Determinati a scoprire la verità sulla scomparsa di Dawson e della sua ragazza, Katy e Daemon si trovano ad affrontare una lotta di dimensioni cosmiche. Nessuno è ciò che sembra e i segreti nascosti per così tanto tempo reclameranno le loro vittime.
Personalmente, sono una fan sfegatata del genere fantasy, il mio primo amore è stato Le cronache di Narnia di C. S. Lewis (pari merito con Harry Potter), e anche lo urban fantasy – quel filone che adatta gli elementi del fantastico agli stili di vita dell’ambiente urbano – mi ha sempre affascinata, benché ultimamente la linea generale si riduca a “storia d’amore impossibile tra una lei umana, e anche un po’ sfigata, e un lui bello come il sole, che probabilmente ha subito una mutazione/è morto secoli prima/brilla e(/o) succhia sangue/ha un paio di ali non posticce sulla schiena”.
Anche i primi due volumi della saga della Armentrout non fanno eccezione, salvo che lui non appartiene a nessuna delle categorie da me citate ma a una popolazione aliena che trova sulla Terra un luogo adatto per rifarsi una vita. Le innovazioni finiscono qui e, come nella serie Twilight di Stephenie Meyers, sembra che tutte le calamità di questo mondo (e non) si abbattano sui novelli Giulietta e Romeo per far si che la loro relazione non duri più di un giorno e mezzo. Ma se nella saga vampiresca gli antagonisti sono altre creature dal sangue freddo e con una dieta a base di sangue, Jennifer Armentrout non solo introduce una seconda specie aliena (nemica mortale di quella cui appartengono Daemon e la sua famiglia), ma scomoda addirittura il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, intenzionato a radunare tutti gli esseri umani entrati in contatto con questi ospiti intergalattici. Una coppia abbastanza osteggiata, dunque.
Nonostante i cliché della trama, entrambi i libri si fanno leggere con estrema facilità; sono arrivata alla fine sorprendendomi della semplicità con cui le pagine scorrono. Grazie a uno stile veloce e caratterizzato da battute sagaci e da continui botta e risposta tra i due protagonisti, sia Obsidian che Onyx mi hanno strappato continui sorrisi divertiti. Non sono i migliori libri che ho letto e non rientreranno nella lista dei titoli memorabili, ma sono un buon diversivo e rivedono in maniera ironica (soprattutto il primo libro) lo stereotipo della ragazza che non riesce a resistere e tenere testa al vicino bello e dannato.
Voto: 2/5, perché non si allontana dalla banalità della storia d’amore e se non ci fosse la vena comica dei litigi e degli insulti, sarebbe l’ennesimo, smielato romanzo urban fantasy per adolescenti.
Continuazione: Credo che continuerò la saga, anche solo per essermi affezionata ai personaggi e per sapere come va a finire la storia.
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