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Immagine del redattorefedecaglioni

Potrebbe piovere #11 : Dark Shadows

Buongiorno, buon Lunedì e buon inizio settimana a tutti!

Oggi la rubrica sui film Potrebbe piovere vi porta dritti nelle atmosfere gotiche di Tim Burton 😊


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Locandina


Dark_Shadows_2012_Poster

Informazioni generali

TitoloDark Shadows Titolo originaleDark Shadows Regia: Tim Burton Anno: 2012 Genere: Fantastico, orrore, commedia Lingua: Inglese Paese di produzione: Stati Uniti d’America Soggetto: Dan Curtis (soap opera), John August, Seth Grahame-Smith (storia) Sceneggiatura: Seth Grahame-Smith

Trama

A metà del XIII° secolo, i coniugi Collins e il figlioletto Barnabas salpano dall’Inghilterra alla volta del Maine, dove avviano un impero commerciale e favoriscono la nascita di una cittadina che porta il loro nome: Collinsport. Anni dopo, Barnabas è un giovin signore ricco e di bell’aspetto, che s’innamora perdutamente della dolce Josette e infrange così il cuore di Angelique Bouchard, che lo aveva servito e adorato. Assetata di vendetta, Angelique, che è una potente strega, lo tramuta in vampiro e lo fa seppellire vivo. Al suo risveglio, nel 1972, Barnabas scopre che il suo maniero e la sua famiglia sono andati in rovina e che l’intera città vive nel mito dell’intraprendente Angie, imprenditrice di successo e vecchia conoscenza di Barnabas.

Cast

  1. Johnny Depp è Barnabas Collins

  2. Eva Green è Angelique Bouchard

  3. Michelle Pfeiffer è Elizabeth Collins Stoddard

  4. Jonny Lee Miller è Roger Collins

  5. Chloë Moretz è Carolyn Stoddard

  6. Gulliver McGrath è David Collins

  7. Helena Bonham Carter è la Dr. Julia Hoffman

  8. Jackie Earle Haley è Willie Loomis

  9. Bella Heathcote è Victoria Winters/Josette duPres

Trailer


Parere

Film sui vampiri ce ne sono veramente un’infinità. È forse l’argomento più sfruttato dopo i drammi storici e le storie vere per portare le persone al cinema e quando sono ben fatti è proprio un piacere reimmergersi nella ampiamente sfruttata simbologia dell’orrore che vede come protagonisti questi longevi bevitori di sangue. È un po’ barocca come introduzione, me ne sono accorta, fin troppo ricamata ma ho cercato di seguire lo stesso stile del protagonista Barnabas Collins, tramutato in vampiro nel 1785 e ricomparso tra i vivi nel 1972, dopo aver passato 196 imprigionato in una bara sotto terra. Dark Shadows è, come tutti i film di Tim Burton, un capolavoro di humor, cinematografia e effetti scenografici/speciali. Tutto in questo film convince e conquista, partendo dallo sviluppo della storia e dallo stravolgimento di uno dei dettagli base della nostra cultura: qui, Barnabas il vampiro non è il cattivo. Siamo abituati a vedere le figure vampiresche come nemesi degli eroi, ma questa volta ci troviamo a tifare per la riuscita e il lieto fine di cui ha tanto bisogno il povero Barnabas e anche il suo rubare delle vite cade un po’ in secondo piano rispetto alle qualità positive che dimostra di possedere, tra tutto la consapevolezza che ognuna di quelle uccisioni porta via un pezzo della sua anima.

Ma non è esclusivamente per la trama che ho adorato questo film. Costumi, trucco ed effetti speciali lo rendono squisito anche per gli occhi e non solo per la mente. Mi ha fatta impazzire è l’effetto bambola di porcellana (potrei parlare per ore del significato nascosto in questo simbolo – mi limito alla sua allusione a una persona da esposizione, vuota nell’animo di ogni vero sentimento) attribuito alla vera cattiva del film, Angelique (interpretata da Eva Green). E la musica, la soundtrack di Dark Shadows è l’elemento in più che lo rende fenomenale e incredibilmente umoristico, ironico e divertente. Ogni brano si sposa a meraviglia con le sequenze che accompagna, fungendo da stacco con quelle che precedono e legandole alle successive quasi senza sforzo. La coppia Burton&Elfman non delude mai.

A tutto questo si aggiunge, ed è in ogni modo possibile la ciliegina sulla torta, un cast stellare fuori dal comune, sul quale trionfa il buon vecchio Johnny Depp, con la sua ilarità inestimabile e che si fa beffe del vampiro super inserito di Intervista col vampiro (quando Barnabas entra nella Collinsport del 1972 ricorda molto la prima scena di quest’altra pellicola vampiresca – o almeno, a me lo ha ricordato molto), nonché del cliché del non-morto bello e dannato che ha tutte le donne ai suoi piedi (Helena Bonham Carter letteralmente). Si prende gioco di tutto ma lo fa con un umorismo eccezionale, vedi l’insegna a M di MacDonald scambiata per l’iniziale del nome del diavolo, Mefistofele. È un bel film, ricchissimo anche di citazioni (il campo di zucche con Il mistero di Sleepy Hollow) a mostri sacri del cinema come Nosferatu e il Dracula di Coppola, che contribuiscono a renderlo un capolavoro.

Voto


voto5

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Per adesso vi lascio in compagnia di Barnabas (e aspetto i vostri commenti 😄), ma ci risentiamo questo pomeriggio per una recensione!

A più tardi!

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