Buongiorno, buon Lunedì e buon inizio settimana 😄
Quest’oggi Potrebbe piovere ci porta su un palcoscenico davvero speciale della Londra vittoriana! Avete gli occhi ben fissi? Attenzione perché il trucco potrebbe scapparvi!
Locandina
Informazioni generali
Titolo: The Prestige Titolo originale: The Prestige Regia: Christopher Nolan Anno: 2006 Genere: Thriller, drammatico Lingua: Inglese Paese di produzione: Regno Unito, Stati Uniti d’America Soggetto: Christopher Priest (romanzo) Sceneggiatura: Jonathan e Christopher Nolan
Trama
Due giovani maghi apprendisti, Robert Angier e Alfred Borden, vengono istruiti e seguiti da Cutter, un ingegnere illusionista ed ex mago, ma durante un numero in cui una donna viene legata e messa in una cassa di vetro piena d’acqua, qualcosa va storto e Angier incolperà l’amico dell’accaduto, tentando di vendicarsi. Inizia così un crudele gioco tra i due uomini su chi sia il migliore e la rivalità si trasformerà pian piano in ossessione.
Cast
Christian Bale è Alfred Borden/Bernard Fellon
Hugh Jackman è Robert Angier/Gerald Root
Michael Caine è John Cutter
Scarlett Johansson è Olivia Wenscombe
Rebecca Hall è Sarah
Piper Perabo è Julia McCullough
David Bowie è Nikola Tesla
Trailer
Parere
Rivalità e successo, ecco le due parole chiave di The Prestige. Questo film di Christopher Nolan gioca sapientemente sull’arte dell’illusione e della magia che tutti noi possiamo praticare, quella dei trucchi da prestigiatore, narrando la storia e la rivalità di Angier e Borden con un’occhio cupo. Tutto in questo film è oscuro e scuro, dalle personalità e dalle motivazioni dei protagonisti agli ambienti, ai costumi durante le esibizioni. Se avete visto il film direte “Ma che ha visto?! Ci sono scene davvero luminose!” ed avreste ragione. Ci sono molte scene in cui la luce fa da padrona ma ma pellicola segue una logica che mette lo spettatore di fronte a una realtà mutevole e ingannevole, lo confonde e la predilezione per una resa scenica che, in certi momenti, verte su toni scuri non fa altro che aumentare il senso di spaesamento di fronte a ciò che accade. Per questo dico che è scuro.
Non si ha la certezza di cosa sia reale e cosa, invece, faccia parte del trucco, tranne in un’occasione (due in realtà, ma è sempre lo stesso momento): Cutter mostra il trucco del canarino (finge di schiacciare un canarino in una gabbia) a una bambina e la scena è luminosa, chiara, chi guarda non percepisce le stesse sensazioni di essere ingannato che pervadono il resto del film. C’è semplicemente il desiderio di intrattenere una piccola spettatrice con una semplice illusione.
Vi ho detto che le parole chiave sono rivalità e successo tra i due giovani illusionisti e sono proprio loro, interpretati da Hugh Jackman e Christian Bale, a determinare la cadenza con la quale il film scorre e il suo procedere, in un rapporto di continuo scontro per vedere chi sia il migliore tra i due.
Hugh Jackman è un illusionista nella media, non particolarmente dotato ma capace di arrivare al successo grazie a una sapiente presenza scenica, che è costantemente alla ricerca del numero giusto per essere riconosciuto come il miglior illusionista di sempre. Christian Bale, dall’altra parte, è dotato di un talento incredibile ma la poca e goffa presenza sul palcoscenico lo lasciano sempre nell’ombra di Angier.
Lui, però, ha qualcosa che nessun altro ha, un trucco così sensazionale da fare di lui il più grande illusionista di tutta Londra: il Trasporto umano (che consiste, con due porte sul palco, nell’entrare in una e nell’uscire dall’altra).
E Angier è disposto a tutto pur di svelarne il segreto, tanto da intraprendere un lungo viaggio verso il Colorado per incontrare un misterioso Nikola Tesla e la sua strana macchina.
Vi dicevo ieri che la magia ha sempre un prezzo (è una citazione e vi sfido a indovinare da chi l’ho presa in prestito!) e il primo di questa settimana riguarda la propria vita. Il prezzo che Angier e Borden pagano è sulla loro pelle, tanto che ci sfiora la domanda “Ne valeva la pena?”.
Una lotta continua che fa danzare sul filo tra realtà e illusione. C’è una battuta che descrive il film a meraviglia (e che a suo modo rappresenta anche quella grande illusione che è il cinema) ed è Michael Caine a recitarla:
Ogni numero di magia è composto da 3 parti o atti. La prima parte è chiamata “La Promessa”. L’illusionista vi mostra qualcosa di ordinario: un mazzo di carte, un uccellino, o un uomo. Vi mostra questo oggetto. Magari vi chiede di ispezionarlo, di controllare se sia davvero reale, sia inalterato, normale. Ma ovviamente… è probabile che non lo sia. Il secondo atto è chiamato “La Svolta”. L’illusionista prende quel qualcosa di ordinario e lo trasforma in qualcosa di straordinario. Ma ancora non applaudite. Perché far sparire qualcosa non è sufficiente; bisogna anche farla riapparire. Ora voi state cercando il segreto… ma non lo troverete, perché in realtà non state davvero guardando. Voi non volete saperlo. Voi volete essere ingannati. Per questo ogni numero di magia ha un terzo atto, la parte più ardua, la parte che chiamiamo “Il Prestigio”.
Voto
Nessuno vuole scoprire il trucco, perché una volta svelato non c’è più sorpresa, ma ci basta essere ingannati e per farlo basta un semplice “Abracadabra”! Ditemi: avete seguito tutte le mosse dell’illusionista o è riuscito a ingannarvi? Aspetto i vostri commenti 😄
Ci vediamo domani con Singing in the Rain 💋
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