Buongiorno e buon Venerdì!
Per quest’oggi combino due eventi molto importanti: la recensione di un romanzo scritto da un esordiente e il domino letterario di Novembre (troverete tutte le info in fondo, dopo la recensione)! In realtà, questo romanzo si lega anche al tema della settimana, ma per scoprire perché, come e in che modo questo avvenga, dovete leggerlo!
Ora iniziamo 😊
Copertina
Informazioni generali
Titolo: Ancients: Il grande freddo Autore: Luigi Claudio Viagrande Volume: Primo volume della saga Ancients Editore: Self Published Anno: 2015 Genere: Fantasy, distopico Formato: Ebook ~ Cartaceo (presto disponibile) Pagine: 378 Prezzo: 0.99€ Link acquisto: Amazon
Trama
In un mondo gelido devastato da un virus letale, Liam Cooper è un ragazzo di appena 27 anni che vive un’esistenza mediocre ma al riparo dal virus all’interno della città-cupola di Nuova Yermo. La sua vita cambierà quando il Professor Graham, Leader della congrega dei Sapienti, decide di trasferirlo nella prestigiosa Università di Pahrump, luogo dove si formano le menti che in un futuro ancora distante e incerto riusciranno a debellare il virus dalla faccia della terra. Per sempre. Qui, Liam viene a conoscenza di una inquietante verità; il virus sta rapidamente conducendo il globo verso un tragico epilogo: una glaciazione. Il processo non è irreversibile e Liam affronterà un viaggio crudele e pericoloso nell’estremo tentativo di salvare le poche persone ancora in vita. Conoscerà un mondo dominato dalla malvagità e dalla crudeltà dell’uomo e scoprirà che la verità è ancora più agghiacciante di quanto sembri. Fuori c’è ben altro, una realtà ancora più oscura e terribile del virus stesso.
Parere
Più che un romanzo fantasy, come riporta la dicitura in copertina, Ancients: il grande freddo di Luigi Claudio Viagrande è un romanzo di fantascienza, uno di quelli che riprende la scuola americana del secondo dopoguerra e che immagina un futuro non troppo distante forse per parlare di un presente che non funziona, che è sotto i nostri occhi ma che fingiamo di non notare, che ci fa comodo ignorare. La storia di Liam Cooper, un giovane cittadino di Nuova Yermo, e di Logan Sanders, suo amico fraterno, cambia improvvisamente quando il professor Graham si presenta in città per inaugurare un nuovo laboratorio di ricerca e finalmente si entra nel vivo di una realtà distopica ma non troppo lontana dalla nostra contemporaneità. Non è difficile, infatti, vedere nel virus che minaccia la popolazione una sorta di mix tra le polveri sottili e un’arma chimica – che crea un effetto serra ben più grave di quello odierno tanto da prospettare un’imminente glaciazione –, nel Movimento le posizione estremiste di cui è capace la religione (e ne parlo in senso generale, senza riferirmi a qualcuna in particolare) e nei due protagonisti dei giovani inesperti e a volte idealisti che si scontrano con la durezza della vita e l’ipocrisia di chi detiene il vero potere. È un romanzo scorrevole, interessante nella suddivisione interna dei capitoli, che si compongono come tante istantanee diverse attorno a una situazione o un evento della storia principale, e dal quale emergono Liam e Logan, due ragazzi diversi nel loro trascorso personale ma accumunati da una sensibilità unica nei confronti di quel grande valore che è l’amicizia, quella vera e sincera di chi conosce ogni segreto dell’altro, anche quelli più oscuri, ma non per questo nega l’affetto all’amico. Tra i due, Logan è decisamente il mio preferito, perché raggiunge la crescita interiore necessaria a fare ciò che va fatto, indipendentemente dai sacrifici, per rimediare ai propri errori e per sdebitarsi dell’aiuto ricevuto, dando l’impressione che, quando si tratta di amicizia, sia necessario ripagare i propri debiti anche quando non ci viene chiesto di farlo per una sensazione di correttezza e giustizia. Proprio l’amicizia tra Logan e Liam è il perno del romanzo e questo forse non lascia spazio all’analisi di altri tipi di rapporti, che meriterebbero di essere approfonditi di più, o a figure diverse rispetto a quelle dei due ragazzi. Da questo punto di vista, Ancients è un romanzo maschile, fatto di cameratismo e di rapporti di forza tipici della mentalità militare e di governo, che nel romanzo sono rappresentati da personaggi, appunto, maschili. Non emergono donne forti, anche se degli esempi ci sono e molto belli, tutto è sempre gestito da un uomo, che sia Graham, Goeber o uno degli esponenti del Movimento. Unico aspetto che mi sento di segnalare è la lentezza dei primi capitoli e della storia nei momenti di intermezzo, in cui non accade nulla di importante per lo svolgimento della vicenda, né c’è un approfondimento sulla storia di qualche personaggio. Nonostante questo, che dipende da un disposizione unicamente personale, è un buon libro e lascia il desiderio di scoprire come si evolverà l’intera vicenda.
Voto
Come vi accennavo all’inizio, questo libro fa parte del domino letterario di Novembre (che questo mese prevedeva libri fantasy/distopici)! Consiste in una catena di libri (scelti a partire da un dettaglio nella trama, nella copertina, nella saga, o per autore, tipo, ecc.) e questa volta mi ricollego al libro scelto da Luigi di Everpop perché il protagonista è il solo tra tanti che possa sconfiggere le insidie che lo travolgono. Ecco chi ha partecipato:
23 Novembre Leggendo romance e L’acquerello di un attimo
24 Novembre La ladra di libri e Parliamo di libri
25 Novembre Questione di libri e Amore per i libri
26 Novembre Le recensioni della libraia e Everpop
27 Novembre Io e Devilishly Stylish
28 Novembre Libri che porto con me e Il nostro angolo dei sogni
29 Novembre Words e Bosco dei sogni fantastici
30 Novembre WordsOfBooks e Lettere d’inchiostro
Per oggi è tutto! Ci risentiamo domani con Una scribacchina bagnata fradicia 💋
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