Buongiorno!
Nuovo venerdì, nuova recensione! Abbiamo ormai superato la metà del mese e non mi sembra assolutamente vero.
Comunque, torno a parlarvi di un genere che, leggo spesso, ma recensiscono poco e che vorrei sicuramente trattare di più: le graphic Novel! Oggi parliamo in particolare di Dove c’è più luce di Sualzo, pubblicato da Tunué e regalatomi dalla mia amica e blogger Susy.
Titolo
Dove c’è più luce
Autore
Sualzo
Editore
Tunué
Pubblicazione
Settembre 2023
Genere
Graphic Novel
Formato
Cartaceo (21€)
Pagine
190
Acquisto
La vita del signor Voynich, rinomato libraio antiquario, è stata sconvolta dall’abbandono della moglie che, in seguito a un’amnesia, l’ha dimenticato. Il signor Voynich passa le sue giornate spiando la donna e cercando di risvegliare in lei i ricordi. Reso cinico dalle vicende della sua vita, l’uomo tende ad essere scortese con chiunque, tranne con suo nipote Carlo e con Anna, l’anziana assistente della sua libreria antiquaria. Un giorno, però, in libreria arriva una ragazza che vorrebbe stimare un libro, e il signor Voynich, per quanto cerchi di mascherarlo, rimane colpito da lei.
Il signor Voynich è un antiquario che acquista e vende libri, come anche intere collezioni, e conduce una vita pressoché monotona e ripetitiva: valuta collezioni, si reca in negozio, pranza sempre nello stesso posto e con lo stesso ordine, si reca in un bar preciso e tiene sotto controllo un portone in particolare dall'altro lato della strada, si occupa di suo nipote e di sua sorella e infine frequenta uno psicologo in un istituto pubblico così che nessuna delle sue conoscenze corra il rischio di intercettarlo durante le sue sedute.
È un uomo ordinario che vive solo dopo una tragedia che gli ha sconvolto la vita: sua moglie ha perso la memoria, tutto ciò che lo riguardava non esiste più e adesso si è creata una vita nella quale non lo vuole vedere. Nella quale ha un nuovo compagno e un'esistenza in cui il signor Voynich non può assolutamente fare parte, per quanto ci provi.
Tutto cambia quando una giovane donna si presenta da lui in negozio per vendere un libro antico appartenuto a suo padre, una donna che attira l'attenzione del signor Voynich tanto da spingerlo a modificare la sua routine e i suoi comportamenti ripetitivi e ben oltre l’ossessione.
Tra pagine dalle tinte blu e azzurre, dalle quali traspare tutto il senso di malinconia del suo protagonista, Dove c’è più luce è una graphic novel che ho letto tutto d'un fiato, una in cui ci si affeziona sia al suo protagonista tanto triste e malinconico, quanto alla sua famiglia e al suo tentativo di riconquistare una normalità che, la vita e le conseguenze del tragico evento, gli è stata portata via. Ovvio, come cerchi di riaverla non è sempre una scelta pulita e giusta a livello morale, ma il suo compito e la sua ragione di vita è preservare lo stato delle cose così come sono ed è ciò che hai imparato con il suo lavoro e che ripropone nella vita di tutti i giorni. Un atteggiamento che sfugge però al suo controllo quando questa giovane donna entra a far parte dei suoi giorni e ne cambia il funzionamento, tanto da renderlo irriconoscibile a chiunque lo frequenti da una vita.
Ciò che li porta a stare insieme e il suo triste, ma inevitabile, epilogo lascia un senso amaro al lettore, tuttavia le conseguenze di ciò che è un vero e proprio raggiro sembrano ricordargli che forse ciò che è importanza non è l’aspetto che per noi sembra fondamentale in quel momento (come il riavere la vita con sua moglie), ma tutto ciò che fa parte di noi e che ci rende persone migliori (come la famiglia e coloro che ci circondano).
È una storia toccante e che fa riflettere pagina dopo pagina, una che lascia un certo sentimento agrodolce alla fine perché, in fondo, ti porta a chiederti quanto e come stai dando valore a ciò che è davvero importante, o se fai come il signor Voynich e ti perdi in qualcosa che può solo farti del male.
Federica
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