Buongiorno!
Oggi, dopo aver ritardato per un po’ la lettura, sono riuscita a recuperare il primo volume della serie dedicata alla famiglia Bridgerton, da cui Netflix ha realizzato la serie tv omonima!
Titolo Il duca e io Titolo originale The Duke and I Autore Julia Quinn Traduzione M. Fiumali Saga Bridgerton #1 Editore Mondadori Pubblicazione Settembre 2020 Genere Romance, storico Formato Cartaceo (14,50€) ~ Digitale (3,99€) Pagine 341 Acquisto Sito editore
Londra, 1813. Simon Arthur Henry Fitzranulph Basset, nuovo duca di Hastings ed erede di uno dei titoli più antichi e prestigiosi d’Inghilterra, è uno scapolo assai desiderato. A dire il vero, è letteralmente perseguitato da schiere di madri dell’alta società che farebbero di tutto pur di combinare un buon matrimonio per le loro fanciulle in età da marito. E Simon, sempre alquanto riluttante, è in cima alla lista dei loro interessi. Anche la madre di Daphne Bridgerton è indaffaratissima e intende trovare il marito perfetto per la maggiore delle sue figlie femmine, che ha già debuttato in società da un paio d’anni e che rischia di rimanere – Dio non voglia! – zitella. Assillati ciascuno a suo modo dalle ferree leggi del “mercato matrimoniale”, Daphne e Simon, vecchio amico di suo fratello Anthony, escogitano un piano: si fingeranno fidanzati e così saranno lasciati finalmente in pace. Ciò che non hanno messo in conto è che, ballo dopo ballo, conversazione dopo conversazione, ricordarsi che quanto li lega è solo finzione diventerà sempre più difficile. Quella che era iniziata come una recita sembra proprio trasformarsi in realtà. Una realtà tremendamente ricca di passione e coinvolgimento.
Daphne Bridgerton, quarta di otto fratelli e la prima figlia in età da marito, è all’inizio di una nuova stagione e dopo due anni non sembra essere affatto ciò che i gentiluomini considerano come “desiderabile”, è una dolce amica e nulla più, lei che con i capelli e gli occhi castani assomiglia al resto della nidiata di Violet Bridgerton, almeno secondo i fogli di pettegolezzi di Lady Whistledown.
C’erano parecchi uomini che avrebbero potuto essere dei buoni mariti, ma nessuno di loro era interessato a lei. Per la verità lei piaceva a tutti.
Simon Basset, neo duca di Hastings, fa ritorno a Londra dopo anni di assenza e subito è al centro dei pettegolezzi e delle aspettative di tutte le madri del ton, tranne una: Violet Bridgerton ha messo in guardia Daphne, intimandole di stargli lontano vista la sua reputazione da mascalzone, avvalorata dall’amicizia di lunga data con il maggiore dei Bridgerton, Anthony. Ma se il caso ci mette lo zampino – insieme a un pretendente non convinto di voler accettare un rifiuto –, allora Simon e Daphne non possono che incontrarsi, travolti sin da subito l’uno dalla presenza dell’altra. Ma anche quando verranno a conoscenza delle rispettive identità e decideranno di doversi evitare a vicenda, il legame tra loro appare inevitabile, specie quando si ritrovano a occuparsi del suddetto pretendente non convinto dopo averlo atterrato con un paio di pugni (uno a testa) e a essere in mezzo alla crema del ton, Simon assediato da madri e ragazze nubili e Daphne da una madre intenta a presentarle tutti i gentiluomini presenti… tranne uno.
Forse è proprio per questo che, tra loro, nasce subito un’intesa e un accordo: Simon fingerà di corteggiare Daphne, risolvendo i problemi di entrambi, perché lui che non ha intenzione di sposarsi mai si libererà di tutte le madri (eccetto una) e lei sarà al centro dell’interesse di tutti gli uomini del ton, i loro occhi aperti dalle attenzioni di un duca.
«Non siate ridicolo, noi non abbiamo passato niente insieme, ma suppongo che possiate chiamarmi Daphne.» «Eccellente.» Simon fece un condiscendente cenno del capo e disse: «Voi potete chiamarmi “Vostra Grazia”». Daphne lo colpì sul braccio. «D’accordo allora, se proprio dovete, potete chiamarmi Simon» concesse lui, trattenendo una risata.
Tra loro e le loro schermaglie fatte di battute irriverenti e stuzzicanti, però, si sviluppa subito un’amicizia profonda come mai avrebbero immaginato, e mentre i pretendenti di Daphne aumentano, per Simon l’idea di separarsi da questa giovane è sempre più difficile, come per lei lo è trovare un futuro marito adeguato senza metterlo a confronto con l’uomo che davanti a tutti è un duca freddo e implacabile, ma che con lei si trasforma in un concentrato di tenerezza e battute sagaci, ma anche in una fonte di desiderio e di tentazione, anche se sa perfettamente che tra loro non potrà mai esserci nulla di ciò che Daphne vuole dalla vita. Nel primo volume dedicato al grande clan dei Bridgerton, con i suoi figli dai nomi in ordine alfabetico, la storia tra Daphne e Simon mi ha emozionata e fatta sorridere spesso, perché insieme sono una coppia frizzante e fenomenale, ricca di momenti che lasciano il cuore in subbuglio e fanno desiderare che tutto vada per il meglio. Daphne è una protagonista giovane, la classica ragazza di buona famiglia cresciuta senza avere idea di cosa significhi l’aspetto fisico del matrimonio e che la mette davanti alla propria ignoranza nel modo peggiore possibile, con le mezze verità di Simon sulle ragioni che gli avevano fatto giurare di non sposarsi mai.
Dentro di sé sentiva qualcos’altro, caldo e terribile, trionfante e meraviglioso. Era emozione, pura e semplice, un bizzarro miscuglio di sollievo e gioia, di desiderio e paura. E lui, che aveva passato la maggior parte della vita cercando di evitare quelle sensazioni complicate, non sapeva che cosa fare.
Tra i due Daphne mi è piaciuta tantissimo, soprattutto per il rapporto con i suoi fratelli e sorelle, per l’amore che unisce la famiglia Bridgerton e che è tanto diversa dall’esperienza di Simon, figlio unico cresciuto da tate e con un padre assente. Il duca, pur nelle battute che lo hanno reso adorabile, è un uomo spezzato e orgoglioso, che finisce per seguire un po’ le orme dell’uomo che tanto gli ha rovinato la vita in passato. Di Simon mi è piaciuta proprio l’evoluzione verso la maturità rispetto alla propria esistenza con Daphne, rispetto al suo passato. Il duca e io apre le porte di casa Bridgerton e lo fa con uno stile davvero accattivante, dal quale è impossibile staccarsi senza prima aver scoperto qualcosa in più sui suoi protagonisti, senza aver letto un altro paio di battute frizzanti o uno dei pettegolezzi di Lady Whistledown a proposito della coppia più chiacchierata del ton. Insomma, una lettera divertente e assolutamente romantica che mi ha emozionata dall’inizio alla fine.
Adesso non mi resta che recuperare i volumi successivi e aspettare la seconda stagione della serie tv 😍 Voi l’avete vista? Avete letto i libri? Fatemi sapere!
Federica 💋
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