Buongiorno 😊
Ho aspettato un po’ con le letture da Natale, ma adesso è giunto il momento di partire e mettersi un po’ in clima festivo, per arrivare a un 25 dicembre che sarà diverso da quelli che abbiamo vissuto fino allo scorso anno.
Titolo Il mio capo odia il Natale Titolo originale The Boss Who Stole Christmas Autore Jana Aston Traduzione A. Scipione Saga Reindeer Falls #1 Editore Newton Compton Pubblicazione Novembre 2020 Genere Romance Formato Digitale (2,99€) Pagine 93 Acquisto Amazon
Caro Babbo Natale, per favore, per quest’anno regalami un nuovo capo. Il mio è un incubo. È una persona orribile, nascosta dietro una diabolica maschera di perfezione maschile: un metro e ottanta di fascino magnetico. Sarebbe molto più facile se somigliasse al Grinch, no? Ma Nick Saint-Croix non somiglia affatto al Grinch. È bello come il sole. Comunque, non importa. Non voglio neanche pensare a come mi fanno sentire i suoi occhi quando mi guardano. Per favore, portami un nuovo capo. Ti prego. Con affetto, Holly Winter
Holly Winter è innamorata del Natale, e in generale di tutto il periodo delle festività. Per lei il Ringraziamento non è che lo starter del vero clou dell’anno, di dicembre e dell’uomo che tutti hanno aspettato almeno una volta nella vita: Babbo Natale. Se poi ci si aggiunge che vive da sempre a Reindeer Falls, paesino del Midwest che ha fatto del Natale un marchio di fabbrica, e che lavora per una società che produce giocattoli, be’, Holly è praticamente un’aiutante di Babbo Natale. Peccato che lavori per Nick Saint-Croix.
È un misantropo, un burbero con una pietra al posto del cuore. L’ho già detto? Un Grinch. Il Signor Ebenezer Scrooge in persona. Il peggio del peggio.
Il capo di Holly sembra disposto a tutto fuorché gestire un’azienda di giocattoli, ma fa parte della famiglia e quindi spetta a lui prendersene carico, anche se – a detta di Holly – pare la persona meno adatta per farlo. Tra incarichi sempre più esigenti e un viaggio di lavoro in Germania alla scoperta delle origini di Reindeer Falls e delle sue tradizioni, il rapporto tra Holly e Nick prenderà tuttavia una svolta del tutto inaspettata sotto le luci e le atmosfere magiche del Natale.
Un uomo con un pessimo carattere e senza figli a capo di un’azienda che produce giocattoli – sinonimo di sorrisi infiniti, risate e grida di gioia per tutti i bambini. Mentre lui sembrerebbe più tagliato per la finanza aziendale. Insomma, per il tipo di operazioni spericolate che fanno fuori le attività a conduzione familiare e prosciugano i conti pensionistici.
Di Jana Aston conoscevo la serie Cafe (Vado, sbaglio e torno e i volumi successivi) e devo dire che questa veloce avventura natalizia non ha disatteso le aspettative, almeno per la parte romance della storia. Il mio capo odia il Natale, infatti, è una lettura in tema che fa affidamento sulle magiche atmosfere del Natale per dar modo a una scintilla già presente di scattare e far accadere il classico happy ending. Holly, come pure le sue sorelle Noel e Ginger, è una maniaca del Natale, tanto da realizzare i propri calendari dell’Avvento personalizzati, da partire con le decorazioni e le idee quando ancora è estate e dal considerare l’intero mese di dicembre come un unico “Natale”. Ci troviamo davanti a una protagonista (e voce narrante) ben definita, da questo punto di vista, ma che perde un po’ quando si tratta di spaziare un po’ più in là del rapporto tra lei e il resto della propria vita. Mi spiego: ogni evento raccontato deriva da un qualcosa che è accaduto prima, che sì, ci viene detto cosa sia, ma l’aver fissato la storia al periodo di Natale rende il tutto un po’ meno godibile.
«Ok. Ma per la cronaca, tu eri l’unica cosa che volevo per Natale». Lo dice dolcemente, gli occhi fissi nei miei. Il mio cuore quasi si ferma per il suo tono così serio.
A soffrire la mancanza di una timeline un po’ più estesa (bastava magari partire dal Ringraziamento) è l’evoluzione del rapporto tra Holly e Nick, che esplode sotto le feste ma che ci viene detto essere iniziato molto prima, con un’attrazione da sempre presente tra i due. Ecco, avrei preferito leggerla che sentirmi dire “C’è stata sin dall’inizio”. Come avrei preferito un po’ più di spessore per il povero Nick. Quest’uomo si ritrova da Scrooge a regalo di Natale senza una mezza spiegazione o una qualche possibilità di parola in più sul perché di certi suoi atteggiamenti pregressi. Insomma, Il mio capo odia il Natale è una lettura perfetta per il periodo, facile e veloce per chi vuole godere delle atmosfere natalizie per poi però passare oltre. Se ci fosse stato raccontato un pezzettino in più, sarebbe stato decisamente meglio, con il Natale a fare da sfondo magico alla storia di Holly e Nick, invece di rappresentare un vincolo forse un po’ stretto.
La serie dedicata alle sorelle Winter continua con la storia di Ginger, già accennata in questo volume, e penso proprio che andrò a recuperarla, perché, alla fine, a una storia di Natale è difficile resistere!
Che rapporto avete con le storie natalizie? Le adorate oppure siete dei Grinch?
Federica 💋
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