Buongiorno e buon lunedì!
Ad aprire l’ultima settimana di giugno – di già!! – arriva la recensione del secondo volume della serie romance dedicata agli otto figli di Edmund e Violet Bridgerton!
Titolo Il visconte che mi amava Titolo originale The Viscount Who Loved Me Autore Julia Quinn Traduzione M. Fiumali Saga Bridgerton #2 Editore Mondadori Pubblicazione Settembre 2020 Genere Romance, storico Formato Cartaceo (14,50€) ~ Digitale (6,99€) Pagine 324 Acquisto Sito editore
La Stagione del 1814 sembra essere promettente e ricca di nuovi fidanzamenti. Certo, non per Anthony Bridgerton, erede di un antico viscontado, probabilmente lo scapolo più ambito di Londra, che non ha mai dimostrato alcun interesse per le faccende matrimoniali. E in realtà, perché mai dovrebbe? È il prototipo del libertino, un mascalzone allergico alle etichette dell’alta società e decisamente pericoloso per donne e fanciulle. Questo, quanto meno, è ciò che tutti pensano. In realtà Anthony non solo ha in animo di sposarsi, ma ha anche già scelto la futura moglie, Edwina Sheffield, una debuttante subito soprannominata “lo Splendore”. Peccato che la dolce Edwina si rifiuti di accettare proposte senza l’approvazione della sorella maggiore Kate, una donna sicura di sé, o meglio una “zitella ficcanaso” che non ha la minima intenzione di affidare l’angelica sorellina nelle grinfie di un uomo del genere. Se vuole Edwina, Anthony deve prima riuscire a conquistare la fiducia di Kate. L’impresa rivelerà risvolti inaspettati, e indubbiamente piacevoli.
Anthony, primogenito di Edmund e Violet Bridgerton, ora visconte Bridgerton ha ben poche certezze nella vita. La prima è che farebbe – e fa, in effetti – di tutto per essere un degno capofamiglia per sua madre, i suoi fratelli e le sue sorelle, rispettando l’esempio ricevuto dal padre crescendo e che, a causa di una cosina piccola come un’ape, è stato portato via ai suoi cari a soli trentotto anni. La seconda è che, proprio perché suo padre rappresenta l’ideale di perfezione di Anthony, il giovane visconte sa che lui non lo surclasserà mai in nulla, nemmeno nell’età. Per questo deve sposarsi e in fretta, così da generare un erede e dei figli che non lo conosceranno mai. Soprattutto, deve sposare una donna che non potrebbe mai amare.
Kate sorrise amaramente. Non aveva voluto debuttare. Sapeva di non essere il tipo da poter catturare l’attenzione della gente che conta.
Kate, sorella maggiore di Edwina – colei che è stata definita “lo Splendore” della stagione, sa che nessuno la noterà mai se messa accanto alla sorella, per questo è decisa a non sposarsi mai. Ma quando quel gentiluomo che lady Whistledown ha etichettato come un Libertino (sì, con l’iniziale maiuscola) si interessa a sua sorella, deve fare di tutto affinché non lo sposi. In fondo, Edwina ha dichiarato che il futuro marito dovrà essere accettato da Kate, quindi non potrebbe essere più facile dissuadere il pressante e sicuro visconte Bridgerton. Ma ben presto, le schermaglie al vetriolo tra i due e i continui battibecchi si trasformano in occasioni per passare del tempo insieme, per desiderare qualcosa in più da un rapporto che sembra sbagliato a entrambi, a Anthony perché sa che di quella bisbetica intelligente e speciale potrebbe innamorarsi, a Kate perché non crede possibile di riuscire a conquistare il suo interesse e l’amore quando è sua sorella che vorrebbe sposare.
L’amore era tuttavia una complicazione che voleva evitare. Non voleva che la sua vita fosse toccata da quella benedizione in particolare.
Ma se i dubbi e le paure di entrambi permangono, grazie a una piccola ape e alla certezza di Anthony che si muoia di certo se punti, i loro destini vengono stravolti e intrecciati. Il visconte che mi amava è il secondo volume della serie dedicata ai fratelli e alle sorelle Bridgerton e porta a un livello psicologico più profondo il background dei personaggi, soprattutto di Anthony (non che non l’avessero anche Simon e Daphne, ma qui è più realistica secondo me), mentre tiene inalterata la spigliata freschezza delle interazioni di coppia tra due personaggi che sembrano eterni nemici, ma che alla fine hanno in comune più di quanto credono. È stato bello ritrovare la famiglia Bridgerton al completo e leggerne l’affiatamento, l’amore che emerge dalle prese in giro tra fratelli e sorelle, dall’insistenza di Violet nel vedere accasato il maggiore dei suoi figli (e poi tutti gli altri, ovvio). È lo stesso calore che anche Kate trova nella sua stessa famiglia, con la matrigna Mary e la sorellastra Edwina, il che la rende molto simile al visconte che tanto disprezza e la affascina.
L’amore però era il nemico di un uomo che stava per morire. Era l’unica cosa che poteva rendere intollerabili i suoi ultimi anni; avere un assaggio di felicità e sapere che gli sarebbe stata strappata via.
Lo stile di Julia Quinn rende la lettura davvero piacevole, si arriva senza fatica alla fine e se ne vorrebbe ancora – per fortuna restano sei altri Bridgerton! –, sia perché è impossibile non adorare i continui botta e risposta tra Kate e Anthony, sia perché ci sono quelle esperienze da batticuore, dai sospiri assicurati che ogni animo romantico sogna, anche se devo ammettere che Anthony non è proprio il fratello che preferisco e che, per questo, mi ha un po’ tenuta distaccata dai sentimenti che condividono.
Ovviamente la serie letteraria dedicata ai Bridgerton mi terrà compagni durante l’estate – tra l’altro, a luglio esce il volume conclusivo! Non vedo l’ora di leggerli tutti!
Voi invece che rapporto avete con i libri romance? Li leggete?
Federica 💋
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