Buongiorno a tutti 😊
Giovedì e siamo arrivati al terzo capitolo della serie Stalking Jack the Ripper! Oggi vi porto in crociera con i soci Audrey Rose e Thomas a scoprire il mistero dietro le morti che perseguitano il circo dove si esibisce il grande Houdini!
Titolo In fuga da Houdini Titolo originale Escaping from Houdini Autore Kerri Maniscalco Traduzione Maura Dalai Saga Stalking Jack the Ripper #3 Editore Mondadori Pubblicazione Settembre 2020 Genere Horror, Young Adult, Dark Romance Formato Cartaceo (20€) ~ Digitale (10,99€) Pagine: 552 Acquisto Mondadori
Audrey Rose Wadsworth e il suo assillante compagno, Thomas Cresswell, si imbarcano sulla lussuosa RMS Etruria, diretti alla loro prossima meta, l’America. La settimana di spettacoli circensi che allieterà la traversata – compresa l’esibizione di un giovane e promettente artista della fuga – sembra la distrazione ideale prima del tetro incarico che li attende oltreoceano. Ma presto il viaggio si trasforma in un festival degli orrori quando, una dopo l’altra, giovani donne vengono trovate morte. Per Audrey Rose, il Circo al chiaro di luna – con i suoi numeri inquietanti e i personaggi grotteschi – si trasforma in un incubo e la fa tornare alla sua ossessiva ricerca di risposte. Gli indizi sull’identità di una delle vittime sembrano condurre a qualcuno a cui Audrey Rose vuole molto bene: riuscirà la ragazza a fermare il misterioso assassino prima del suo terrificante gran finale?
Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell, insieme al loro mentore Jonathan Wadsworth, si sono imbarcati sul transatlantico RMS Etruria diretti alla volta delle Americhe, una traversata di sette giorni che li porterà dritti a New York e, da li, a Chicago, dove il dottor Wadsworth è atteso per risolvere un misterioso caso. Ma quella che doveva essere una tranquilla traversata dell’oceano Atlantico si rivela sin da subito l’ennesimo teatro degli orrori. Durante la serata inaugurale, infatti, e la prima esibizione degli artisti del Circo al chiaro di luna, una giovane viene assassinata in mezzo alla folla di commensali, mettendo in chiaro sin da subito che un pericoloso assassino seriale si nasconde tra gli ospiti della nave o, forse, tra gli artisti del circo, una presenza che mette Audrey Rose e Thomas subito in allerta e che li spinge a diffidare di tutti, ma soprattutto dell’affascinante, quanto misterioso, Mefistofele, direttore di pista nonché proprietario del Circo.
Il primo pomeriggio dell’anno a bordo dell’Etruria iniziò come una favola, inequivocabile indizio che un incubo era in agguato all’orizzonte, in attesa come tutti i cattivi dell’occasione di colpire.
Ma quando, tra gli artisti, sbuca anche Liza, cugina di Audrey Rose scomparsa da casa una settimana prima, e appare evidente il suo legame con il giovane mago Houdini, per la giovane lady inglese diventa impossibile stare lontana dal circo. Specie se, per allontanare la cugina da Harry Houdini, si ritrova ad accettare l’accordo di Mefistofele: in cambio delle prove dell’infedeltà del mago, Audrey Rose dovrà passare il proprio tempo con lui, fingendo di provare dei sentimenti per l’illusionista e cercando così di scoprire chi stia uccidendo una donna dietro l’altra, puntando il dito proprio contro il proprietario del circo. Il tutto, mentendo a Thomas su ciò che sta accadendo tra lei e Mefistofele. Tra omicidi sempre più efferati, carte da gioco e tarocchi dal significato segreto e dei sentimenti sempre più confusi, Audrey Rose si ritrova a dare la caccia a un terribile omicida che sceglie con estrema cura e attenzione le proprie vittime, legandole a un movente non così superficiale come potrebbe sembrare, mentre il rapporto con Thomas si fa sempre più complicato e distante, tanto quanto invece cresce quello con l’appariscente Mefistofele, un individuo manipolatore che forse non è proprio chi vorrebbe far credere di essere.
«La verità è una lama. Spietata e fredda come il ghiaccio. Taglia. A volte, quando parliamo senza riflettere, lascia anche delle cicatrici. Le nostre esibizioni mostrano questo, e non se ne scusano.»
Allora… in In fuga da Houdini (un titolo che, a mio avviso, ha poco a che vedere con la trama e serve solo a dare un po’ di attrattiva in più al volume – e non solo nella versione italiana) si assiste a una rottura di quella che è la coppia di soci più affiatata e famosa dell’epoca.
Thomas e Audrey Rose in questo volume sono letteralmente agli antipodi nella scelta di come risolvere il caso e se il deduttivo Cresswell non riesce a fare affidamento sulle proprie capacità analitiche a causa della gelosia che lo attanaglia, l’intraprendente Audrey Rose si mescola agli artisti del Circo al chiaro di luna per fare ciò che, in realtà, dovrebbe riuscire meglio a Thomas: calarsi nella mente dell’assassino e capire il suo metodo. Solo che, come spesso accade a questa protagonista un po’ distratta (per non dire svampita), l’evidente che salta all’occhio (anche di chi legge, tant’è che si intuisce già a metà colpevole e movente) per lei resta avvolto nel mistero. Questo soprattutto quando Mefistofele, un antagonista del bel Principe Cresswell, inizia a giocare sporco con l’attrazione che comincia a crescere tra loro. Devo dire che, tra tutti i personaggi, questo enigmatico, giovane direttore del circo mi è piaciuto molto e sarei contenta di rivederlo anche nel prossimo volume (non lo vedrei male con Liza, ma non si sa mai…). Certo, è scorretto e si approfitta dell’ingenuità di Audrey Rose, ma a modo suo è affascinante tanto quanto lo è Thomas James Dorin Cresswell.
«Non implorerò, ne userò mai subdole tattiche per conquistare il tuo cuore. Se l’otterrò sarà perché tu avrai scelto di concedermelo spontaneamente, altrimenti preferisco non averlo. Non ti manipolerò mai. Nessuno dovrebbe farlo. E, se qualcuno si spingesse a tanto, significa che non merita il tuo tempo.»
Anche dopo questo volume, sono convinta che il personaggio migliore, nonché il più riuscito di Kerri Maniscalco, sia questo quasi diciottenne poco avvezzo a parlare di sentimenti ma tanto allusivo e sarcastico da strappare sempre un sorriso, anche quando il suo povero cuore lotta contro i cambi d’umore e di idee della bella Audrey Rose. A renderlo indimenticabile sono quei capitoli extra che permettono di leggere gli eventi dal suo punto di vista e che dà tutt’altro spessore emotivo all’intera storia. Per la serie: forse era meglio Thomas come personaggio principale e voce narrate. Ma poi, forse, ci si sarebbe chiesti perché mai scegliere Audrey Rose come compagna. Con lei a fare da protagonista, la scelta di Thomas appare giusta, quella che riesce a salvare il tutto. Un po’ come vi dicevo per il primo volume, il world building anche qui perde un po’ di impatto per quel che riguarda i dettagli macroscopici (come l’allusione alla familiarità di Audrey Rose alla vera identità di Mefistofele, senza però darne una spiegazione totale), ma insiste su quelli più minuziosi legati al caso, il che, se si ha una mente anche solo un po’ attenta, permette di capire con largo anticipo chi ci si ritroverà davanti nel confronto finale con il colpevole. È una lettura che soddisfa, non lo nego, ma devo ammettere che è la prima volta in cui ho la tentazione di prendere a schiaffi la protagonista una pagina sì e l’altra pure… Per fortuna ci sono Mefistofele, con la poesia che emerge dalle sue parole, e le pagine di La nascita del Principe Oscuro, dove a dare una svolta alla storia è proprio il mio adorato Thomas!
Mm adesso manca solo l’ultimo volume e un ultimo viaggio, da New York a Chicago! E mentre io mi metto in viaggio verso l’esposizione universale, vi va di farmi sapere se siete già arrivati a scoprire tutti i segreti che si nascondono dietro i casi di Audrey Rose e di Thomas?
Federica 💋
Comments