Buongiorno e buon inizio settimana 😊
Oggi è un grande giorno di ripartenze e si spera non si chiuda più! Ma è anche il giorno in cui vi propongo la recensione di un grande classico che, stranamente, ancora non avevo letto!
Titolo La fattoria degli animali Titolo originale Animal Farm Autore George Orwell Traduzione M. Mari Editore Mondadori Collana Oscar Cult Pubblicazione Novembre 2019 (1945) Genere Narrativa Formato Cartaceo (6,65€) ~ Digitale (0,99€) Pagine 113 Acquisto Sito editore
Gli animali di una fattoria, stanchi dei continui soprusi degli esseri umani, decidono di ribellarsi e, dopo avere cacciato il proprietario, tentano di creare un nuovo ordine fondato su un concetto utopistico di uguaglianza….
Nella fattoria padronale, il vecchio Maggiore ha fatto un sogno e prima di morire ha deciso di condividerlo con tutti gli altri animali, lui che, dall’alto della propria saggezza, sa riconoscere i segnali e il loro significato più importante. E il sogno ha predetto un cambiamento epocale: arriverà il giorno in cui saranno gli animali a governare la fattoria e loro stessi; il giogo dell’uomo, del padrone su due zampe, sarà spezzato e tutti gli animali saranno davvero uguali.
Il vecchio Maggiore (come veniva abitualmente chiamato, anche se il nome con cui aveva partecipato ai concorsi era La Beltà di Willingdon) godeva di una reputazione così alta nella fattoria, che pur di ascoltare cos’aveva da dire chiunque era pronto a perdere un’ora di sonno.
Morto il Maggiore l’aria di cambiamento imperversa nella fattoria e tutti gli animali, guidati dai tre intrepidi compagni maiali ed eredi della corrente di pensiero del Maggiore, attuano la rivoluzione contro il potere del padrone umano e, al grido di sette regole e di un canto di liberazione, assumono il controllo di ciò per cui prima venivano solo sfruttati. Lavoro e prodotto ora appartengono a tutti e tutti ne usufruiscono in egual misura… Be’, all’incirca, perché ai maiali, gruppo colto e in grado di leggere e scrivere, è dovuto qualcosina in più. In fondo, si impegnano tanto per portare avanti il sogno (divenuto realtà) della Fattoria degli Animali. Scritto negli ultimi anni di guerra e pubblicato subito dopo la sua fine, La fattoria degli animali (Animal Farm in originale) è un’analisi critica e lucida del socialismo russo, dalla sua origine al declino che Orwell vedeva nella gestione di Stalin in quegli anni. Tradotti in diverse classi di animali, le figure del socialismo vengono illustrate tra pregi e difetti, in una satira che raccoglie gli eventi più significativi della storia del movimento socio-culturale e politico e li trasforma in guerre e rivolte animalesche, senza per questo snaturarne il valore e la portata.
Che fare, allora? Ecco: lavorare giorno e notte, anima e corpo, per abbattere la razza umana! È questo il mio messaggio per voi, compagni: Rivoluzione!
Lo stile di Orwell non è leggero, né lo è l’argomento che affronta in poco più di cento pagine, e a volte la lettura scorre lenta. Si fa fatica a cogliere tutti i riferimenti storici e culturali, li si riesce a comprendere solo dopo aver messo in pausa la lettura e averli cercati, arrivando ad avere un’idea della portata della critica che Orwell muove solo in seguito. È un romanzo breve, quasi una favola con un messaggio nascosto, che però richiede tempo, sia pre essere letto, sia per essere apprezzato fino in fondo. Una lettura forse non per tutti, ma un’allegoria di un intero sistema di valori, nato nel segno dell’uguaglianza tra tutti e giunto all’uguaglianza con il precedente potere.
Devo dire di essere rimasta molto sorpresa da questa lettura, soprattutto considerato quanto è stata scritta! Voi lo avete letto? Quali Classici ancora non avete affrontato? Il mio, uno tra i tanti, è Anna Karenina!
Passate una buona giornata Federica 💋
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