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Recensione “La felicità è una pagina bianca” di Elisabeth Egan

Buongiorno! Buon inizio settimana a tutti 😊

Oggi partiamo con la recensione di un romanzo che avevo sull’ereader da tempo e che aspettava solo la giusta occasione per essere letto!

La felicità è una pagina bianca di Elisabeth Egan ~ Nord (2016) ~ 395 pagine

La felicità è una pagina bianca di Elisabeth Egan ~ Nord (2016) ~ 395 pagine


Quando qualcosa non va, Alice Pearse si rifugia nella lettura. È sempre stato così; fin dalla più tenera infanzia, per Alice i libri sono isole felici dove potersi rilassare, mondi in cui perdersi, tesori da amare. E, adesso che si è ritrovata di colpo con un marito disoccupato, tre bambini da mantenere e un mutuo da pagare, i libri sono diventati letteralmente la sua ancora di salvezza: è infatti grazie alla sua fama di book blogger che le viene offerto un impiego da Scroll, una promettente start up che sta per inaugurare una catena di «sale di lettura», ovvero raffinati caffè dove sprofondare in comode poltrone, consultare uno sterminato catalogo di e-book e leggere. Nonostante le feroci proteste della sua migliore amica, proprietaria della libreria del quartiere, Alice accetta, tuttavia non le ci vuole molto per rendersi conto che gestire la famiglia con un lavoro a tempo pieno è molto più difficile di quanto non si aspettasse e che, dietro l’apparenza meravigliosa, Scroll nasconde un incubo. Eppure Alice non si scoraggia: in fondo, a volte, per trovare la felicità basta girare pagina.

La vita di Alice Pearce viene sconvolta all’improvviso quando suo marito decide di lasciare il lavoro di avvocato presso un’importante firma dopo non essere stato promosso a socio e di aprire un proprio studio. Di punto in bianco i soldi non bastano più e Alice, se vuole continuare ad avere quasi lo stesso tenore di vita, è costretta a cercare un lavoro a tempo pieno, lasciando l’impiego part-time alla rivista You (più una seconda famiglia che dei colleghi) e i suoi tre bambini alle cure della provvidenziale baby-sitter Jessie. La proposta di Scroll, una nuova casa editrice specializzata in ebook, sembra essere perfetta per risollevare la situazione di Alice, ma ben presto i problemi della vita quotidiana e quelli del suo nuovo e frenetico lavoro le dimostrano che, a volte, la decisione che appare migliore in un primo momento non è in realtà la soluzione alle difficoltà. La felicità è una pagina bianca è uno spaccato di vita, la descrizione di come la nostra esistenza può cambiare improvvisamente e delle strade imprevedibili che possiamo imboccare per cercare di stare a galla in mezzo ai problemi. E nuotare per restare a galla è proprio ciò che Alice cerca di fare, ma se in un primo momento l’esperienza come Content Manager da Scroll si rivela per lei come qualcosa di deleterio e denaturante, sia negli obiettivi del suo ruolo professionale (Alice si ritrova ad occuparsi di videogiochi invece che di libri e di contatti con gli editori come avrebbe dovuto fare all’inizio) sia per la stessa Alice, in una caduta libera che la porta a perdere di vista ciò che è davvero importante: le persone a lei care. È una lettura che mi ha colpita per il ruolo centrale dei libri nell’intera storia, perché sono il fulcro della passione di Alice sin da bambina e di una bella riflessione sulla controversia Ebook vs. Cartaceo e su ciò che accade alle librerie tradizionali, non solo a quelle delle grandi case editrici, ma soprattutto a quelle indipendenti, provate dal calo dei lettori e da una sempre maggiore diffusione della lettura digitale. È un libro che mi ha colpita, ma purtroppo non mi ha impressionata, proprio a causa della sua protagonista. Alice è sicuramente una donna forte sotto molti aspetti e ne ho invidiato la sicurezza nel perseverare nelle proprie decisioni per fare ciò che riteneva giusto, ma questo non l’ha resa abbastanza capace di accorgersi dei propri errori, commessi sempre più spesso a mano a mano che il suo incarico da Scroll procedeva. È vero che errare è umano e che tutti commettiamo degli sbagli, ma l’atteggiamento di Alice di rifugiarsi dietro a delle scuse, come il troppo impegno sul lavoro o lo stress, pur di non dover ammettere di aver sbagliato o di aver volutamente ignorato dei dettagli importanti mi ha un po’ delusa. Ha iniziato a lavorare a tempo pieno per il bene della propria famiglia, ma non è più riuscita a riconoscere che questo l’ha allontanata proprio da tutti coloro ai quali vuole bene, in un momento in cui avrebbe dovuto concentrarsi proprio su di loro. Mi aspettavo di meglio, soprattutto dalla protagonista, nonostante la trama, lo stile e l’empatia che si crea con tutti i personaggi (maggiormente con il padre di Alice) siano i veri punti di forza del romanzo.

voto3

È un libro che è uscito diversi mesi fa e appena pubblicato mi ha colpita per la trama. Peccato che non sia stato come mi aspettavo… Voi lo avete letto? O fa ancora parte della vostra Wishlist?

A presto Federica 💋

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