Buongiorno care lettrici e cari lettori e buon inizio settimana!
Per l’ultimo Lunedì di Settembre, e anche l’ultimo prima dell’avvento delle nuove rubriche del blog, ho preparato una recensione librosa, un romanzo di un autore esordiente tutto avventura e misteri!
Titolo: La terra di nessuno Saga: Jolly Roger (Volume 1) Autore: Gabriele Dolzadelli Editore: Youcanprint Anno: 2014 (cartaceo) / 2015 (ebook) Pagine: 352 Prezzo: 16,00€ (cartaceo) / 0,99€ (ebook kindle) Link acquisto: Cartaceo / Ebook Kindle
Trama
1670. In un clima di scontri per la colonizzazione del Nuovo Mondo e per la supremazia commerciale, un giovane irlandese di nome Sidvester O’Neill parte per il Mar dei Caraibi con destinazione l’isola di Puerto Dorado. Lo scopo è quello di ritrovare il fratello Alexander, partito anni prima, per riportarlo a casa. Ma il viaggio avrà risvolti inaspettati. Nelle oscurità della giungla della piccola isola vi è nascosto un segreto a cui le principali potenze europee (Francia, Inghilterra ed Olanda) ambiscono. Intrighi, inganni e complotti farciscono le giornate di Puerto Dorado, in una lotta al potere fra i più astuti capitani presenti sull’isola. IL tutto sotto l’occhio vigile di una nave pirata ancorata all’orizzonte, di fronte a quella piccola terra di tutti e di nessuno.
Parere
Tutti abbiamo, nel bene o nel male, sentito parlare di pirati. Tutti abbiamo sentito raccontare (o le abbiamo viste nei film) storie di isole caraibiche sperdute in mezzo all’oceano dall’apparenza insignificante ma che nascondono nei loro entroterra tesori e misteri. Tutti, infine, sappiamo che spagnoli, inglesi, francesi e olandesi erano delle potenze coloniali enormi e che cercavano di avere la meglio sulle avversarie nei territori del Nuovo Mondo. Ebbene, prendete tutte queste conoscenze comuni, unitele per formare una storia e ben presto otterrete la base de La terra di nessuno, il primo volume della saga Jolly Roger di Gabriele Dolzadelli. Una base comune, sì, ma che l’autore rende diversa e speciale! Diversi sono i punti di forza di questa storia piratesca, che ricorderebbe lo stile di Pirati dei caraibi se solo ci fosse un personaggio rocambolesco e comico come Jack Sparrow, il primo dei quali è la gran varietà dei personaggi e delle nazionalità. Abbiamo Sidvester O’Neill, un ragazzo irlandese alla ricerca del fratello (il protagonista principale anche se non è l’unico), John Mackenzie, scozzese partito per Puerto Dorado in cerca di aiuto in memoria di un vecchio debito, Frederick e James Goodwin, rispettivamente Ammiraglio della Royal Navy britannica e suo figlio, Jorge, mercenario spagnolo al servizio degli inglesi, Jean Louis e Annette, nobili francesi in esilio e a capo di Fort Giselle (il forte situato nella parte a dominazione francese dell’isola), e tanti altri personaggi che rendono Puerto Dorado un vero e proprio microambiente caratterizzato da tutta la varietà di tipi umani possibile. Forse all’inizio questa complessità spiazza e rende difficile destreggiarsi nei vari legami, ma con il procedere della storia questi si dipanano e i personaggi risultano facilmente riconoscibili. Aiutano in questo l’appendice posta all’inizio del romanzo e il continuo sottolineare che ruolo rivestano i personaggi nella storia, anche se, a lungo andare, questo aiuto si trasforma in una ripetizione che appesantisce un po’ la lettura. Un altro aspetto interessante dell’opera è il sapiente uso e la distribuzione coerente dei colpi di scena, dei dettagli che aiutano a dipanare, per quel poco che si riesce in questo primo volume, i misteri che avvolgono l’isola e che sembrano risiedere unicamente nell’immensa giungla che ricopre il territorio. È impossibile non restare incollati alle pagine, si è continuamente invogliati alla lettura per scoprire cosa si nasconde lì dentro e per svelare i segreti dei diversi protagonisti. Inutile dire che il finale non fa che aggiungere suspense invece di chiarire, in vista degli sviluppi successivi, e questo lascia forse un senso di insoddisfazione. Ben dosata è la descrizione, che informa senza sommergere di dettagli inutili e da in poche frasi un’idea perfetta di ciò che il lettore vedrebbe se si trovasse a Puerto Dorado insieme ai personaggi. Un unico richiamo che mi sento di fare a questo scrittore, che nonostante sia un emergente promette di continuare in maniera interessante, è di controllare più e più volte le stesure finali alla ricerca di refusi, perché quelli che si incontrano durante la lettura rischiano di influenzare negativamente il giudizio. Conosco le difficoltà che questa operazione comporta e per questo non mi sento di penalizzare eccessivamente un romanzo che, nonostante qualche dimenticanza, risulta comunque una lettura piacevole e interessante e della quale inizierò presto il seguito!
Voto ⭐️⭐️⭐️
Info & Contatti
È in vendita anche il secondo volume della saga Jolly Roger, Le chiavi delle scrigno, e per quest’inverno è prevista l’uscita del terzo capitolo, dal titolo I fratelli della costa. Per qualsiasi informazione, vi rimando al sito web dell’autore: http://dolzadelli.wix.com/dolzadelligabriele
Se lo avete letto, o se avete in programma di farlo, aspetto i vostri commenti e punti di vista! Nel frattempo vi auguro una buona giornata 💋
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