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[Recensione] “Promise to love me” di Federica Alessi

Immagine del redattore: fedecaglionifedecaglioni

Buongiorno!

Oggi vi parlerò di un sequel che ho atteso con impazienza: si tratta di Promise to love me di Federica Alessi, pubblicato meno di un mese fa da Heartbeat Edizioni, che ringrazio per la copia digitale del romanzo.

Titolo

Promise to love me

Autore

Federica Alessi

Saga

Michigan University #2

Collana

Loverdose

Editore

Heartbeat Edizioni

Pubblicazione

Gennaio 2024

Genere

Sport romance, new adult

Formato

Cartaceo (14,90€) ~ Digitale (3,99€)

Pagine

270

Acquisto

Sito editore

Savannah

Mi sono innamorata dei suoi occhi e del suo sorriso ancor prima di innamorarmi di lui… 

Avevo dieci anni e per me Zane Anderson era il ragazzino più bello che avessi mai visto. Crescendo fantasticavo su di lui, mi appostavo nascosta dietro le finestre in attesa di vederlo arrivare, origliavo i discorsi che si scambiava con mio fratello con il desiderio di intromettermi, cercavo negli altri qualcosa in comune con lui, ottenendo pessimi risultati. Zane aveva sempre adottato un comportamento fraterno nei miei confronti e un atteggiamento del genere era l’ultima cosa che volevo da parte del migliore amico di mio fratello, visto che lo desideravo più dell’aria che respiravo.

 

Zane

Era frustrante guardarla e non toccarla. La trovavo affascinante, magnetica e così sexy da star male.

Ero abituato alle attenzioni che mi riservavano le ragazze e mi piaceva anche donarle. Quello che, invece, mi deliziava meno era ricevere un pugno in faccia da parte del mio migliore amico, che mi avrebbe fatto saltare tutti i denti se solo avessi destinato alla sua sorellina uno sguardo carico di interesse e lussuria.

Quindi avevo messo un cartello di divieto su Savannah McCaffrey, ma poi lei mi aveva sfidato con quella frase: «Paura di un po’ di brivido, numero tredici?»

Temevo solo una cosa nella vita: non viverla. 

Volevo assaggiarla, volevo toccarla, volevo perdermi in lei e nelle sue iridi marroni invase da tanti puntini dorati che ricordavano una spruzzata di polvere di fata.

Perciò eccomi qui, nei guai.

Dopo la fine degli eventi del primo libro, Zane e Savannah si ritrovano a fare i conti con le conseguenze delle rivelazioni che hanno sconvolto le loro vite attraverso la scoperta di ciò che per anni il fratello di entrambi, Hudson, ha subito a causa del padre di lei. Travolti dalla reazione mediatica dovuta allo scandalo del tentato omicidio, i tre, insieme alla ragazza di Hudson, Jameson, e ai loro amici Liam e Merrik, si ritirano per l'estate nella villetta al mare di famiglia, un angolo di mondo dove rifugiarsi e restare nascosti dagli sguardi di chiunque abbia sentito cos'è accaduto.

Per Savannah è il solo modo di riprendersi dalla scoperta che, colui che un tempo credeva essere un padre meraviglioso, non è altro che un violento e un uomo da ignorare se vuole avere una vita felice. Potrebbe anche essere l'estate in cui, dopo essere tanto cambiata, riuscirà a ritrovare se stessa e la sua natura spigliata. Se solo non avesse fatto quella stupida proposta al migliore amico, e ora fratello, di suo fratello Hudson: Zane Anderson, il ragazzo che ama praticamente da tutta la vita.

L’intensa infatuazione che avevo sviluppato per lui non era destinata a esaurirsi in breve tempo. Con lui desideravo una storia d’amore travolgente.

Zane sa che è sbagliato nutrire dei sentimenti diversi dall'amicizia per Savannah, la sorella di Hudson che, da parte di padre, è anche suo fratello. Sa di doverle stare alla larga, non solo per quella regola non scritta per cui non si toccano le sorelline degli amici, ma anche per conservare la propria determinazione e restare concentrato soltanto su ciò che è importante per lui, vale a dire la possibilità di entrare a far parte della NFL come giocatore professionista e sfuggire alla parte povera della città in cui è sempre vissuto.

Per Zane non esiste un mondo in cui lui e Savannah possano stare insieme, in nessun caso potrebbe mai darle ciò che merita, nonostante gli sia impossibile restarle alla larga o fingere l'indifferenza necessaria a crearsi una vita propria e a permetterle di crearne una per lei con chiunque altro.

Tuttavia, per quell'estate Savannah lo coglie di sorpresa: trascorrerla come amici con benefici e poi salutarsi come se nulla fosse accaduto. Peccato che, tra baci rubati e momenti in cui l'amore tra loro sembra essere tutto ciò che conta, ciò che accade nella villa sul mare sembra essere destinato a cambiare le loro vite per sempre. E quando l'estate inevitabilmente finisce, e torna l'ora di rientrare all'università, entrambi fanno fatica a dimenticare ciò che è accaduto, nonostante tra loro Zane ci metta una buona dose di impegno.

Ma è possibile fingere che non sia accaduto nulla quando le vite di entrambi sono cambiate irrimediabilmente? Possono tornare a essere amici quando sembrano essere l'uno il mondo dell'altra? E se dovesse essere troppo tardi per riavere ciò che hanno condiviso?

Quella ragazza era la cosa migliore che esistesse sulla faccia della Terra.

Nel leggere il primo volume della serie Michigan University, Love you like that, ricordo di aver adorato le interazioni tra questi due personaggi tanto da aver atteso a lungo il libro con la loro storia e di essere stata curiosissima di scoprire come avrebbero raggiunto il loro lieto fine. Ora, dopo aver letto Promise to love me, devo dire che le aspettative sono state soddisfatte in parte, ma non del tutto, per una serie di elementi dovuti un po' all'impostazione del romanzo e per l'altra parte alle dinamiche tra i due protagonisti, Zane e Savannah.

Il romanzo infatti si concentra principalmente su due momenti, l'estate, in cui ci viene raccontato tra momenti vissuti in diretta e flashback quello che è l'accordo tra loro e come questo prende vita, ma nel quale vengono tralasciati alcuni momenti che saranno poi riportati successivamente come ricordi, ma che, forse, sarebbe stato più interessante leggere nel momento in cui Zane e Savannah li hanno vissuti per entrare un po' più in empatia con loro e immedesimarsi meglio nello sviluppo dei personaggi.

Perché la narrazione successiva avviene durante i mesi di rientro all'università tra il primo e il secondo semestre, uno in cui il loro rapporto appare spezzato e altalenante, con continui riferimenti a ciò che è stato, che lo si sia visto direttamente leggendolo o che venga riportato tramite ricordi, e mi è sembrato difficile entrare nella mentalità dei personaggi, ma soprattutto di Zane. Da un lato, infatti, abbiamo questa protagonista che ha una cotta stratosferica per lui sin da adolescente e che non fa nulla per nascondere le proprie aspettative, i sentimenti e le intenzioni, anche quando tutto ciò va contro il suo stesso bene. Dall'altro c'è lui.

Eppure, era successo tutto contro ogni previsione: mi ero innamorato di lei, ma non potevo averla.

Zane, un po' come Hudson nel primo volume, possiede quella vena possessiva che si traduce con il seguente atteggiamento: decido di non poterla avere per determinate ragioni personali, ma faccio di tutto perché nessun altro diventi il suo ragazzo. Ora, ok il tira e molla che fa sempre tanto hype nei romance, ma qui, con le motivazioni di Zane di volersi concentrare sulla carriera, del non voler avere una relazione perché lo avrebbe distratto, che punti sull'importanza dei suoi sentimenti per determinare il modo in cui si accanisce su quelli di Savannah mi ha un po' lasciata incredula, se non delusa. A maggior ragione perché, pur nella forza di ciò che prova per lei, fa di tutto per allontanarla e, quando realizza che non riesce proprio a rinunciare a lei, il superamento di quella che è la fase di rottura avviene in un modo che, personalmente, non mi è più di tanto piaciuto.

Senza farvi spoiler, generalmente posso dirvi che lui è la causa della rottura e la ragione per cui torna da lei ha che vedere con la gelosia che prova nel vederla con qualcun altro. Ora, ci sta, ma avrei preferito che il riavvicinamento prevedesse una sua analisi interiore su ciò che aveva sbagliato, non una imposizione della sua presenza e del rapporto tra loro, perché di base c'è poco o nulla da recriminare a Savannah, dato che tutto è iniziato e sembra voler terminare per una decisione di Zane.

Quello che è da imputare a lei è una sorta di mancanza di spina dorsale quando si tratta di lui. Va bene l'amore, va bene non voler rinunciare alla propria anima gemella, ma un filo di rispetto personale in più e un discorso del tipo “magari la prossima volta trattami come un essere umano, non una bambola che avvicini o allontani a tuo piacimento” ci sarebbe stato più che bene.

Poi di per sé la storia si legge molto velocemente, è bella da leggere, perché comunque si è scritta bene, ma per quanto mi riguarda ci sono degli elementi che non la rendono bella tanto quanto mi sarei aspettata con i presupposti avuti nel primo libro.

Un peccato, ma che riserva qualche scintilla di speranza, perché durante la storia vengono inseriti degli elementi di disturbo nelle vite degli amici di Zane e Hudson, elementi che lasciano presupporre forse la stesura di un loro libro dedicato.

Federica

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