Buongiorno e buon mercoledì!
La recensione di oggi riguarda un libro che ho acquistato quasi subito dopo l’uscita, ma che ha stazionato sul mio scaffale per qualche mese. Adesso ho finalmente trovato il tempo di leggerlo ed è nato l’amore per una nuova saga!
Titolo Serpent & Dove. La strega e il cacciatore Titolo originale Serpent and Dove Autore Shelby Mahurin Traduzione I. Katerinov Saga Serpent & Dove #1 Editore HarperCollins Pubblicazione Settembre 2020 Genere Fantasy, Young Adult Formato Cartaceo (17,90€) ~ Digitale (2,99€) Pagine 494 Acquisto Sito editore
Una strega e un cacciatore di streghe legati nel sacro vincolo del matrimonio. Quella storia poteva andare a finire in un unico modo: un palo e un fiammifero.
Due anni fa, Louise Le Blanc è fuggita dalla sua congrega e si è rifugiata a Cesarine, rinunciando a ogni forma di magia e vivendo di furti ed espedienti. Perché in quella tetra città le streghe come lei fanno paura. Vengono braccate. E mandate al rogo. Reid Diggory è un cacciatore, ha giurato fedeltà alla Chiesa e da sempre vive secondo un unico, ferreo principio: uccidere le streghe. La sua strada non avrebbe mai dovuto incrociare quella di Lou, ma un perverso scherzo del destino li costringe a un’unione impossibile: il santo matrimonio. Ma anche se quella tra le streghe e la Chiesa è una guerra antica come il mondo, un nemico crudele ha in serbo per Lou un destino peggiore del rogo. E lei, che non può cambiare la propria natura e nemmeno ignorare sentimenti che stanno sbocciando nel suo cuore, si trova di fronte a una scelta terribile.
Louise – Lou per tutti – si nasconde nel Rione Ovest di Cesarine, dorme nella soffitta del teatro della città tra vecchi costumi dismessi e sopravvive grazie a piccoli furti ed espedienti vari insieme all’amica Coco, Cosette. Da due anni è questa la sua vita, da quando è scappata dal suo passato e dal più grande segreto che la riguarda e che è costretta a custodire se tiene alla propria vita. Perché essere una donna è difficile di per sé, ma ancor di più se si gira da sole per la città e si è una strega. E Lou lo è, è il demonio che la Chiesa addita come fonte di ogni male e a cui l’arcivescovo dà una caccia spietata. Insieme agli chasseur.
«Però prima arrivano le fiamme, quando c’è di mezzo la Chiesa. Poi le domande. È un’epoca pericolosa in cui nascere femmine.»
Ma più dei sant’uomini votati allo sterminio delle streghe con le loro armi sacre, un pugnale chiamato Balisarda, Lou teme ciò che dal suo passato potrebbe raggiungerla. Per questo ha bisogno dell’anello di Angelica, oggetto magico che possiede due qualità: rendere invisibili e impedire ad altre streghe di trovare chi lo porta. Lou e Coco quindi origliano una conversazione tra la maîtresse Madame Labelle e Monsieur Tremblay, il quale possiede l’anello e architettano un piano per rubarlo. Peccato che il destino, e una spia sconosciuta, mettano sulla sua strada Reid Diggory, capitano degli chasseur, braccio destro dell’arcivescovo e integerrimo difensore della legge, che sventa il suo furto e si mette a caccia di Lou, convinto che quella miscredente fornirà loro informazioni preziose su dov’è finita la strega per cui sono stati allertati. Ma se Lou riesce a scappare da casa di Tremblay proprio grazie all’anello di Angelica, il loro successivo incontro è talmente vistoso e scandaloso da portare le vite di entrambi a una svolta del tutto imprevista: il matrimonio.
Con quella chioma, il naso dritto e le labbra carnose, era stranamente bello per essere uno chasseur. Bello in modo irritante. Non riuscivo a non fissarlo. Ciglia folte incorniciavano occhi dell’esatto colore del mare.
Uniti nel sacro vincolo dall’arcivescovo in persona, Lou e Reid, una l’opposto dell’altro, devono imparare a convivere nella torre degli chasseur, il luogo più pericoloso per Lou ma anche il più sicuro, perché il suo passato non verrebbe mai a cercarla proprio nella tana del lupo, soprattutto quando quel lupo è il suo peggior nemico. Tra momenti davvero atipici per un fantasy dall’ambientazione temporale non ben definita – è un incrocio tra il medioevo e un’epoca un po’ più “moderna”, come l’Ottocento – e una spaziale dai connotati a metà tra Inghilterra e Francia, quello che emerge di più è sicuramente il rapporto tra Reid e Lou, lo sviluppo che si costruisce tra loro di fronte a un contesto sociale decisamente bigotto e misogino, di cui il (bel) coprotagonista è un accanito portabandiera. Tra i due, con il loro raccontare la storia alternando i punti di vista, Reid è di certo quello che impiega più tempo a rivedere le proprie radicate convinzioni alla luce di una realtà che non è solo bianca o nera, ma che possiede svariate sfaccettature e verità. È, allo stesso tempo, un personaggio che si adora e si prenderebbe a schiaffi fin quasi alla fine, perché ne combina di ogni e non sempre va tutto per il meglio. Onore e rispetto, oltre a una spigliatezza apparente per quel che riguarda i rapporti con il gentil sesso, sono ciò che fa di lui uno chasseur con i fiocchi, ma è anche ciò che lo rende potenzialmente un coprotagonista maschile di cui innamorarsi (e che nei prossimi volumi riserverà grandi colpi di scena, ne sono certa!).
Il dubbio, l’esitazione, il dolore per la perdita di un futuro che non avrei mai avuto… appartenevano anche a lei. Non c’era più la megera isterica. Al suo posto c’era soltanto una donna. Ed era piccola. E spaventata. E forte. E mi chiedeva di essere come lei.
Tutt’altra storia invece per Lou, Louise Margaux Le Blanc, che sin da subito cattura l’attenzione con la sua verve – e il linguaggio – da scaricatore di porto, tutta spavalderia, testardaggine e intraprendenza che nascondono un animo desideroso di essere libero e poter vivere come meglio crede. Perché anche per Lou un tempo il mondo era o bianco o nero, con le streghe sterminate ingiustamente dagli chasseur e dall’arcivescovo. Ma poi la persona che più avrebbe dovuto e voluto proteggerla è la stessa che le ha dimostrato come i confini tra giusto e sbagliato, tra vittima e carnefice, siano confusi e facili da oltrepassare. Ed questa protagonista incerta, spaventata ma a modo suo forte, che fa braccia nello scudo bigotto dello chasseur, arrivando al giovane uomo, al Reid che nasconde le cose che più gli sono care per non farle scoprire al mondo a cui ha giurato fedeltà assoluta, e in cui i suoi desideri terreni sono visti come una debolezza.
Per quanto detestassi ammetterlo – per quanto maledicessi il suo nome – un mondo senza Lou era sbagliato, in qualche modo. Vuoto.
Serpent & Dove è un romanzo con uno stile unico, leggero e scorrevole, tanto che me lo ha fatto divorare in poche ore. Le emozioni, positive e negative, che emergono dal rapporto tra Lou e Reid sono l’aspetto centrale della storia, il che rende meno incisiva la parte fantasy della storia; è infatti descritta per grandi linee la magia di Lou e di Coco, le differenze tra loro e tra le diverse stirpi di streghe da cui discendono. È, questo primo volume, una introduzione all’ambiente fantastico che fa da background alla storia d’amore tra due nemici giurati ma che, nel prossimo volume sarà di certo approfondito, viste le rivelazioni e il colpo di scena finale che coinvolgono soprattutto Reid. A essere notevole è anche il gruppo di personaggi di supporto che si mescolano alla nascita e al tentativo di portare avanti un amore impossibile. Dalla cortigiana Madame Labelle, onnipresente e legata a doppio filo ai due giovani protagonisti, a Coco e Ansel, giovane apprendista chasseur che per primo si dimostra capace di aprire gli occhi, chi corre in soccorso di Reid e Lou lo fa lasciando il proprio segno, e dando grandi speranze per ciò che potrebbe accadere in futuro.
Ora, il secondo volume è stato pubblicato lo scorso marzo e sarà tra i prossimi acquisti in libreria alla fine di luglio! Non vedo l’ora che sia mio 😍
Serpent & Dove è un libro di cui si è vista spesso la cover sui social, quindi volevo sapere se, primo, lo conoscete e, poi, se lo avete comprato/letto! Fatemi sapere nei commenti!
Federica 💋
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