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[Review Tour] “L’amore è una debolezza” di S. J. Sylvis

Buongiorno!

Nuova settimana e nuova recensione, questa volta per un hockey romance che mi ha fatto battere forte il cuore grazie ai suoi protagonisti. Si tratta di L’amore è una debolezza di S. J. Sylvis, primo volume della serie Bexley U pubblicata in Italia da Kiss Publishing, che ringrazio per la copia digitale del romanzo!

Titolo

L’amore è una debolezza

Titolo originale

Weak Side

Autore

S. J. Sylvis

Traduzione

E. Motta

Saga

Bexley U #1

Editore

Kiss Publishing

Pubblicazione

Marzo 2025

Genere

Sport romance

Formato

Digitale (2,99€)

Pagine

342

Acquisto

Sito editore

Theo Brooks è difficile da non notare. Con il suo sorriso malizioso, gli addominali duri come la roccia e i successi ottenuti sul campo, è il più arrogante di tutti gli atleti e, sfortunatamente per me, il mio nuovo compagno di stanza. Quando l'ufficio ammissioni confonde il mio nome e cognome, lasciandomi a vivere nei dormitori maschili, sento che il mio programma perfettamente organizzato si allenta ad ogni filo che Theo tira. E a lui piace tirarli tutti. È solo quando scopro che il mio fidanzato se la sta spassando con altre ragazze che le cose si fanno interessanti. Theo propone una soluzione al mio problema: mi aiuta a far ingelosire il mio ex e io lo aiuto a respingere le avances che riceve di continuo dalle sue fan. Ma più Theo Brooks si presenta al mio fianco, più mi rendo conto che i confini che abbiamo tracciato si stanno sfumando. 

Claire sta per iniziare il terzo anno di università che non può permettersi distrazioni, neppure di trovare un alloggio sostitutivo quando, entrando nel dormitorio, scopre di essere stata sistemata al piano dei ragazzi, oltre a essere la nuova compagna di stanza di un giocatore di hockey. Anzi del giocatore che ha reso famosa la squadra della Bexley University: Theo Brooks.

Theo è una vera e propria celebrità all’interno del campus, oltre che sul ghiaccio, e la sua prima reazione è quella di coinvolgere il coach e il preside per farsi cambiare compagna di stanza. O meglio, è la sua seconda reazione dopo averla scambiata per una delle conigliette che circondano i giocatori, soprattutto lui, nel tentativo di infilarsi nel suo letto. Ma dopo una imbarazzante riunione tra loro, il coach e il preside, Claire e Theo si ritrovano obbligati a riconoscere la verità della loro situazione: per quell’anno dovranno condividere la stanza, tanto lui non la considera una distrazione e lei ha un fidanzato, oltre a tutta l'intenzione di dedicarsi allo studio e alla danza per ottenere una borsa di studio completa così da potersi mantenere e aiutare sua madre.

Ma mentre l’antipatia e gli scontri tra loro crescono, trasformandosi pian piano in battute condivise tra compagni di stanza, il rapporto tra Claire e il suo ragazzo raggiunge il punto di non ritorno, il cui tradimento la porterà ad ascoltare il piano del tutto privo di senso di Theo.

Per la prima volta nella mia vita, avevo conosciuto una ragazza che non fosse caduta ai miei piedi mentre parlava con me.

Eppure l’idea del capitano della squadra di hockey ha il suo perché: in pubblico si fingeranno fidanzati così lei potrà rifarsi su quell’idiota del suo ex per come l’ha trattata, mentre Theo sfrutterà la finta relazione per tenere lontane dalla sua stanza le conigliette e concentrarsi sullo sport, tutto pur di ottenere l’attenzione del presidente della squadra di NHL per la quale vuole giocare sin da bambino, un uomo che dimostra il proprio interesse tanto per Theo quanto per Claire e per l’immagine che danno di loro all’esterno.

Ma più fingono di stare insieme, più il loro rapporto migliora e i confini tra ciò che possono oppure no fare tra loro si confondono sempre di più, soprattutto quando l’alchimia e la chimica tra loro li porta a superare il limite per far capire all’ex di Claire il suo sbaglio e quanto stupido sia stato a trattarla male. Ma tra loro, al di là di una amicizia fuori dagli schemi, non potrà mai esserci nulla di vero, perché per Claire è impossibile fidarsi di nuovo, soprattutto non di uno sportivo dopo ciò che uno di loro ha fatto a sua mamma, mentre per Theo la possibilità di una relazione non è minimamente contemplata nella sua ricerca di un posto nella NHL. Per lui conta solo lo sport e il firmare un contratto da professionista il prima possibile, anche quando la brunetta che gli è capitata in camera sembra diventare sempre più interessante e impossibile da ignorare.

Ebbi la certezza che Claire Bryant fosse diventata il mio punto debole.

L’amore è una debolezza è il primo romanzo sport romance che leggo di S. J. Sylvis e devo dire di esserne rimasta piacevolmente sorpresa grazie ai due protagonisti e ai punti di vista alternati che costellano la lettura di questo sport romance. Al di là di una ambientazione spesso già vista per questo tipo di romanzi, quindi l'ambiente universitario e le squadre i cui giocatori fanno di tutto per diventare professionisti, e emergere durante la lettura sono sicuramente i caratteri ben rappresentati e formati di Claire e Theo, due persone molto simili tra loro per quello che è il vissuto personale e l’approccio verso il raggiungimento degli obiettivi, ma opposti per quanto riguarda l’espressione dei sentimenti, l’apertura emotiva verso gli altri e la reazione di fronte a quelle che sono gli imprevisti della vita.

Claire infatti ci viene sin da subito presentata come una ragazza accomodante, il cui rapporto con il fidanzato Chad è tutt'altro che idilliaco, considerato il suo egoismo di partenza e che le impone di vivere nel campus quando lui ha un appartamento tutto suo. Ovvio, è una buona cosa per l’incipit della storia, ma dà anche già un quadro preciso di quello che è il suo personaggio e il rapporto con Claire. Perché la crisi tra loro già è in moto prima che avvenga l'incontro con Theo, ma è solo grazie al suo tentativo di coinvolgerla nella vita universitaria per darle fastidio che avviene la rottura definitiva tra lei e l’ex, un evento che la porta a riscoprire non solo sé stessa ma anche ciò che vuole dalla vita, sia a livello personale, sia dal punto di vista della realizzazione studentesca/lavorativa. In tutto il romanzo, quindi, ci ritroviamo con una protagonista femminile che emerge pian piano da un rapporto tossico e ritrova la sua voce grazie allo spazio che il coprotagonista maschile le permette di avere.

Un coprotagonista, Theo, che è molto più di quanto pare e soprattutto manda a quel paese i cliché tipici dello sportivo.

Avrei mandato il mondo in rovina per Theo Brooks, ed era il momento di dirglielo.

Theo, infatti, è sì il migliore della squadra, il capitano che tiene tutti in riga e li porta al successo, ma non è affatto borioso come Claire crede, e come spesso si vedono negli sport romance. È un ragazzo determinato, feroce quando si trova sul ghiaccio e pronto a tutto per portare avanti il proprio sogno, ma è anche estremamente rispettoso verso gli altri, come a modo di dimostrare a Claire durante la loro convivenza. Theo, lontano dallo stereotipo del playboy, è quel bravo ragazzo che di solito resta in ombra quando ci troviamo un Bad boy, ma che qui emerge in tutto il suo splendore e finisce per far appassionare alla lettura, per scatenare un apprezzamento continuo nei suoi confronti e in tutte le singole battute che rivolge a Claire.

È forse anche il personaggio che più si apre emotivamente, o che lo fa più in fretta, ed è per questo più facile da apprezzare rispetto alla sua controparte femminile, anche se è più un discorso personale che non di problematica all'interno del libro. Quindi, spero apprezziate Theo tanto quanto è successo a me perché questo capitano di hockey merita moltissimo!

È una lettura bella, molto, uno slow burn che arriva alla parte esplicita senza fretta e per questo la fa apprezzare ancora di più. È anche un romanzo che introduce al mondo della Bexley University, al gruppo di amici che circonda Claire e Theo, i cui compagni di squadra saranno di sicuro i protagonisti dei prossimi volumi. L’amore è una debolezza presenta anche un intrigo che coinvolge soprattutto Claire, sua mamma e il rapporto con l’ex, ma risulta la parte un po’ più debole della storia perché facilmente intuibile quale che sia il risvolto finale di tutto il dubbio che ruota attorno a lei e alla ragione per cui detesta gli sportivi. Ciò nonostante, ed è un sollievo, la lettura risulta scorrevole, appassionante e capace di trascinare pagina dopo pagina fino alla fine, in un crescendo di emozioni e sicurezza che ci permette di immedesimarci con i suoi due protagonisti.

Federica

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