Buongiorno!
Oggi recensione per il Review Tour dedicato all’uscita di The Song of the Marked di S. M. Gaither, primo volume di una pentalogia intitolata Shadows and Crowns e pubblicato in Italia da Heartbeat Edizioni, che ringrazio per la copia e-ARC.
Titolo
The Song of the Marked. Il Risveglio
Titolo originale
The Song of the Marked
Autore
S. M. Gather
Traduzione
LOV Traduzioni
Saga
Shadows and Crowns #1
Editore
Heartbeat Edizioni
Pubblicazione
Gennaio 2024
Genere
Fantasy romance
Formato
Cartaceo (17,90€) ~ Digitale (4,99€)
Pagine
430
Acquisto
La mercenaria Casia Greythorne ha a cuore solo due cose: portare a termine qualunque sia il suo ultimo lavoro e guadagnare abbastanza soldi per acquistare la costosa medicina che mantiene in vita la madre adottiva.
Perciò, quando il re in persona le offre una nuova missione, non può resistere di fronte alla cospicua remunerazione che le propone, anche se ciò significa lavorare con il Capitano Elander, l’arrogante e misterioso braccio destro del re.
Il suo compagno può essere esasperante, ma almeno il compito assegnatogli sembra semplice e veloce: scoprire le origini dello strano morbo che sta devastando l’impero e trovare una cura.
Ma in una terra ricca di antiche magie e di divinità potenti, niente è mai così semplice, e niente è mai quello che sembra.
Mentre i morti continuano ad aumentare e strani mostri iniziano a seminare il caos in tutti i regni, Cas ed Elander dovranno lavorare insieme per proteggere l’impero, che gli piaccia o no. Perché una cosa è chiara: qualcosa di terribile e malvagio si sta agitando nell’ombra e minaccia di porre fine al loro mondo.
Casia, con i suoi amici mercenari Zev, Rhea e Laurent, ha accettato di scoprire cosa trama il misterioso re-imperatore nelle terre di Oblivion, un luogo inospitale e mortifero, dove si rischia la vita solo a respirarne l’aria. Ed è lì, dopo il sorprendente attacco di una nebbia misteriosa, che Cas affronta un guerriero incredibile, con una spada di ghiaccio e tempesta e gli occhi azzurri più freddi che abbia mai visto. Un guerriero che, una volta scorto l’aspetto di Cas, cerca in ogni modo di fermarla, senza riuscirci.
Perché Casia è una Dissolta, una tra i pochissimi superstiti del Morbo della Dissolvenza che da anni miete vittime tra i comuni uomini e non tra i marchiati degli dei, coloro che sono in grado di esercitare la magia. Caratteristica fondamentale è che i suoi capelli e gli occhi sono incolore ed è coloro come lei che il re-imperatore cerca, per studiarli e capire come porre fine alla malattia. E così conquistare tutti i regni.
Casia non ha affatto intenzione di immischiarsi in quel mondo, ma dopo aver rapinato per scommessa lo stesso guerriero affrontato nella nebbia di Oblivion, finisce con l’attirare l’attenzione dei soldati del re-imperatore.
Non c’era nessuno, fortunatamente, ma il pensiero di quell’uomo, del suo tocco, del suo profumo e dei suoi occhi strani e freddi… Tutti quei ricordi erano vibranti e presenti, la sua mente correva in cerca di domande.
Alla ricerca di una medicina per salvare la madre adottiva Asdra dalla Dissolvenza, Cas non solo si ritrova con una faida tra lei e il terribile Darkhand, un criminale senza scrupoli, ma viene anche arrestata dalla mano destra del re-imperatore, il Capitano Elander, che non solo possiede il terribile marchio della Morte, ma si rivela anche essere lo stesso guerriero affrontato e rapinato. E grazie a un incantesimo di mimesi, il capitano non si accorge di averla già incontrata prima di essere rapinato, Solo che la sua fortuna dura poco e quando Elander scopre che quella spina nel fianco è una Dissolta, cerca di farla scappare in ogni modo, prima che il re-imperatore la veda.
Né Cas né Elander sono così fortunati, perché Varen (il re) non solo li intercetta di proposito, ma finisce anche con il “chiedere” a Casia di pranzare con lui e ascoltare ciò che ha da dire. La proposta del re-imperatore è una delle più assurde mai sentite: vuole il suo aiuto per trovare una soluzione al Morbo della Dissolvenza, una malattia che secondo lui è di origine divina, mandata per colpire i mortali. E in cambio dell'aiuto di Casia lui cercherà di tenere in vita Asdra.
Certa di agire per il meglio e in lotta con sé stesso per cercare di capire se le dicerie sul conto di Varen sono vere o no, Casia accetta. Solo per finire a lavorare a stretto contatto con l’indisponente e fin troppo affascinante Elander, una ricerca che li metterà davanti a un pericolo inatteso e a frammenti di un passato che, per quanto distante, li coinvolge in prima persona.
Lui era bellissimo, ma in un modo che la disorientava e che non riusciva a spiegare con precisione. Cas odiava non essere in grado di capire le persone.
The Song of the Marked. Il Risveglio è un fantasy che mi ha colpita in senso positivo, e lo ha fatto con diversi elementi. Primo tra tutti il mondo in cui è ambientato. Ambientato in una specie di medioevo, con Stati diversi, il Pantheon delle divinità che qui viene raccontato influenza la vita delle persone poiché ognuno di essi viene fisicamente impresso attraverso un marchio sulla pelle degli eletti, i quali possono utilizzare la magia relativa alla divinità di appartenenza. E ovviamente la protagonista è del tutto umana, o così pare, perché ha contratto il Morbo, tuttavia è sopravvissuta e ciò ha portato dei cambiamenti che neanche Casia stessa conosce, una protagonista temeraria e diffidente, una che è sopravvissuta a tante crudeltà e ne porta i segni.
Una che si scontra con l’irriverente e fin troppo pieno di sé Elander, un personaggio che nasconde decine di segreti e che, un passo dopo l’altro (seguito da battute e tentativi di stuzzicare Cas), finisce per stabilire con lei un rapporto di fiducia e rispetto reciproci, uno in cui i sentimenti giungono ad alterare gli equilibri tra loro e a mettere in discussione ciò che stanno portando avanti.
Soprattutto Elander, i cui segreti finiscono per mettere in chiaro due cose: non potrà venire nulla di buono da ciò che sta accadendo tra lui e Casia e, soprattutto, non è esattamente fedele a Varen come invece dovrebbe. Trama qualcosa, con i suoi sottoposti Caden e Tara, qualcosa in cui Casia finisce per essere coinvolta e che la porta a scoprire la verità sul Morbo, su Varen, e soprattutto su sé stessa.
Perché, in qualche modo, sembrava più pericoloso di tutti i mostri che avevano affrontato insieme fino a quel momento.
Un fantasy romance (o romantasy) narrato in terza persona con un punto di vista interno su Casia, che ci permette di leggere meglio le emozioni della protagonista di fronte a tutto ciò che accade, anche se ci priva della visione di Elander, e mette la giusta enfasi sui momenti e gli eventi chiamati a scioccare il lettore con le rivelazioni finali (benché una fosse palese, molto). È un romanzo che spiega bene com’è articolato il mondo e non annoia nel farlo, che diverte ed emoziona nelle interazioni tra la coppia protagonista e che, una volta girata l’ultima pagina, fa desiderare di avere già in mano il sequel perché, ovviamente, si chiude con un cliffhanger di quelli esplosivi.
L’autrice ha creato un universo unico in cui, da semplice trope, l’enemies to lovers si fa perno della narrazione e viene messo più volte in discussione man mano che si procede nella lettura e si arriva allo scontro finale. Una conclusione che apre le porte a un mondo di possibilità, uno che ha ancora tanto da raccontare.
Non vedo l’ora di leggere il seguito, adesso!
Federica
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