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Immagine del redattorefedecaglioni

Rimbalzi d’amore

Buongiorno e buon inizio settimana!

Come vi ho accennato Venerdì, i problemi con internet mi hanno un po’ limitata nelle pubblicazioni dei post la scorsa settimana, così questa si recupera, partendo con un film!


Titolo Rimbalzi d’amore Titolo originale Just Wright Regia Sanaa Hamri Anno 2010 Genere Commedia, sentimentale Lingua Inglese Paese di produzione Stati Uniti d’America Sceneggiatura Michael Elliot Cast Queen Latifah, Common, Paula Patton, James Pickens Jr., Phylicia Rashad, Pam Grier, Laz Alonso, Mehcad Brooks, Michael Landes


New York, Leslie Wright è una fisioterapista che, grazie alla sua migliore amica, si ritrova a rimettere in sesto il ginocchio malandato del miglior giocatore della sua squadra preferita di basket, Scott McKnight, nonché l’uomo che lei, e molte altre, idolatrano, seppure Leslie lo faccia per ragioni più sportive che altro. Questa la trama concentrata ed essendo un film romantico credo possiate immaginarne il seguito, chi si innamora di chi, le rivalità e gelosie che sembrano insormontabili e poi, canonico, il lieto fine. Niente di nuovo o sorprendente, dunque, e sapevo già da prima come sarebbe andata la storia. Però, allo stesso tempo, mi aspettavo di più, anche solo per la presenza di Queen Latifah.

Generalmente quando leggo il nome di quest’attrice, che ricordo in film come 3 donne al verde o Un ciclone in casa come fonte di spasso assicurato ma anche di una recitazione profonda, vado sul sicuro, cioè do per scontato che il film mi piacerà già solo perché c’è lei. E in effetti mi sono lasciata tentare da Rimbalzi d’amore perché ho visto che ne era la protagonista, cadendo di fronte a un film che, sì, è carino ma non lascia il segno, né riesce a superare un intreccio che è già di per sé scontato per regalare quel qualcosa in più a chi guarda. La trama, in breve, è quella di Cenerentola, la ragazza bistrattata che riesce ad attirare l’attenzione del principe prescelto e che poi viene fatta precipitare di nuovo nel suo mondo dalla rivale di turno, che qui (elemento che mi ha sorpresa) è molto più vicina alla protagonista del solito, creando una tensione anche di un altro tipo. Ci si chiede, oltre al retorico “Torneranno insieme?”, anche se alla fine la rivale e Cenerentola riusciranno a tornare amiche come prima. Le risposte, visto il genere, sono scontate, però avrei preferito meno cliché, meno personaggi stereotipati e più persone reali, realistiche negli interessi e nei comportamenti, perché va bene che un film romantico debba avere un lieto fine (anche se non è sempre vero, né obbligatorio) ma questo non deve essere a discapito di tutto il resto, specie della caratterizzazione dei protagonisti. Il mondo del basket fa un po’ da contorno e avrebbe potuto essere sfruttato meglio, soprattutto per dare un po’ più di spessore alla vita del bello del film. Scott McKnight infatti sembra più una figurina appiccicata sulle scene che altro, i cui centri di interesse, guarda caso, sono gli stessi di Leslie e lo trasformano in una sua versione maschile. È un po’ poco, secondo me, per definire il coprotagonista, anche perché ne esce quasi come una maschera passiva, obbligata a capire l’errore commesso solo cinque minuti prima dei titoli di coda. Pur sempre carino, è vero, ma anche deludente, perché quello che rende grande una storia romantica (per me, eh, poi voi siete liberi di dissentire e dirmi cosa ne pensate) sono il carattere e la forza d’animo dei personaggi coinvolti, due aspetti che qui non ho trovato.

Si inizia un po’ così e così, però la settimana continua e ci saranno anche delle segnalazioni davvero interessanti! Perciò stay tuned 😉

A domani Federica 💋

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