Buonasera e buon Sabato 😊
Ancora una volta partecipo a Il Gioco di Aven e il tema per questa settimana, scelto da me, è “Fotografia”! Spero che il racconto vi piaccia, anche se è più corto rispetto ai soliti!
Chiara posizionò la macchina sul cavalletto, si assicurò che fosse stabile e infine premette il tasto nell’angolo in alto. Con un sorriso soddisfatto si avvicinò al tavolo dove il suo datore di lavoro e la figlia di quattro anni stavano lavorando a quelle che sarebbero diventate delle colorate, piene di brillantini e meravigliose cornici di cartone. Chiara si sedette alla destra della piccola Charlotte e vedendola applicare le sagome a forma di cuore con estrema attenzione, la lingua stretta tra le labbra, scambiò un sorrisetto complice con il padre di lei. Kevin ricambiò il gesto, mentre l’autoscatto multiplo della macchina fotografica catturava il rapido occhiolino che le fece lui subito dopo, seguendo solerte anche la sequenza di espressioni felici e soddisfatte che i tre volti mostrarono nei minuti successivi. Un osservatore dimenticato ticchettava in sottofondo alle loro voci allegre, agli scherzi e alle risate, imprimendo su una piccola memoria digitale gli istanti sfuggenti di quel pomeriggio. Centinaia di scatti immortalarono i candidi denti di Lotte affondare nel suo labbro inferiore, mentre i suoi occhietti vispi studiavano la cornice verde del padre; videro il lieve rossore sulle gote di Chiara quando Kevin prese dalle sue mani il rettangolo di cartone e disse qualcosa che si perse nel suono della loro felicitò; raccolse la smorfia buffa di lui nell’accorgersi di essersi appena dipinto il viso e i capelli di pittura e brillantini da principessa. La fotografia era la passione di Chiara, il suo primo amore, e quel giorno lo condivise con quel padre e con sua figlia. Li accolse nel suo mondo e, ma di questo se ne sarebbe accorta solo mesi più tardi, anche nel suo cuore.
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