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Sierra Burgess è una sfigata

Buongiorno!

Oggi inizia la settimana di Hallowe’en! È anche l’ultima di Ottobre e riprendo le recensioni con un film di Netflix che, contrariamente agli altri, mi ha un po’ delusa…


Titolo Sierra Burgess è una sfigata Titolo originale Sierra Burgess is a Loser Regia Ian Samuels Anno 2018 Genere Commedia, sentimentale Lingua Inglese Paese di produzione Stati Uniti d’America Sceneggiatura Lindsey Beer Cast Shannon Purser, RJ Cyler, Noah Centineo, Kristine Froseth, Will Peltz, Loretta Devine, Lea Thompson, Alan Ruck, Chrissy Metz, Alice Lee, Giorgia Whigham, Mary Pat Gleason, Joey Morgan


La vita al liceo non è mai facile, soprattutto se sei intelligente, un po’ sovrappeso e figlia di due genitori famosi e altamente comprensivi, che ti hanno insegnato l’importanza delle proprie scelte, delle conseguenze e il valore della maturità. Niente è facile se sei Sierra Burgess e sei presa di mira dagli scherzi della ragazza più popolare della scuola. Ma quando, proprio per uno stupido scherzo, inizi uno scambio di telefonate con un ragazzo (carino e persino profondo), ecco che i cambiamenti in positivo sono proprio dietro l’angolo, esattamente come problemi.

In una specie di rivisitazione di Cyrano, Sierra e Veronica, la bella arcinemica, si ritrovano ad aiutarsi a vicenda per mantenere il segreto di Sierra. Perché quello che Jamey, il belloccio di turno, non sa è che, dall’altro capo del telefono, non c’è la ragazza bionda e magra cui ha chiesto il numero, bensì Sierra e lei ha intenzione di fare tutto ciò che può per evitare che lo scopra, qualsiasi sia il costo. Sierra Burgess è una sfigata è la classicissima commedia adolescenziale piena di cliché e stereotipi, dove la ragazza grassa e intelligente e quella bella e magra fanno coppia per aiutarsi a vicenda per questioni di cuore e che, sorpresa, finiscono per diventare amiche. Non ci sono novità, né sorprese e sinceramente mi aspettavo qualcosa di meglio, anche dal punto di vista degli stessi personaggi. Sierra, tanto indipendente e sicura in apparenza, è invece fragile e segnata dalla frasi motivazionali di una madre praticamente assente, tanto quanto il padre, che, appena si trova a dover credere negli altri e in Veronica, si sabota e distrugge con le proprie mani. Veronica, dall’altro lato, si conferma la svampita di turno che, se davvero avesse imparato qualcosa dalla sua nuova amica, avrebbe di certo avuto un po’ più di vero amor proprio e non si sarebbe spogliata per il primo ragazzo che le ha chiesto di farlo…

Poi c’è il lui di turno, Jamey, sfortunatissimo sia perché preso in giro da entrambe le ragazze, sia perché il suo personaggio è poco sviluppato: lui deve stare lì, relegato al suo spazio, senza avere la possibilità di agire davvero nel film o di poter prendere una decisione da solo. Sono Sierra e Veronica a spingere verso una direzione, che poi lui segue e basta. Dicevo, un cliché unico, dove il finale e il precedente crollo emotivo di Sierra non servono a scrollare di dosso l’etichetta dello stereotipo dalla storia, anzi la affossano, perché l’aspetto più interessanti della protagonista, il suo sembrare forte e matura, svanisce e lei si trasforma in una ragazza come tutti gli altri, dimostrandosi sciocca e cattiva senza che ve ne sia un vero motivo.

Non che mi aspettassi chissà che ma, decisamente, è uno dei peggiori finora prodotti da Netflix… A parte che ultimamente, di film, ne inizio tre e ne finisco forse uno, semplicemente perché non me ne sento ispirata. Vi è mai successo? Avete mai iniziato un film per poi abbandonarlo dopo pochi minuti?

Federica 💋

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