Ringrazio That’s my spot per la curiosità, e per avermi nominata di nuovo 😄
Visto che ho partecipato come si deve ieri, oggi mi limiterò a rispondere alle domande che mi sono state poste! Eccole qui
1. A che età hai iniziato a svolgere quel che ora fai nel tuo blog (che sia scrittura, fotografia, o qualsiasi altra attività)? Mmm… credo di aver avuto 12 o 13 anni la prima volta in cui mi sono messa davanti allo schermo e alla tastiera del pc con la precisa intenzione di mettere per iscritto la storia che mi frullava in testa. Da allora non ho più smesso
2. Hai condiviso con i tuoi amici, colleghi, o familiari il fatto di avere un blog? Sì, sono stati i primi a saperlo! Non tutti mi leggono, però io ho cercato di coinvolgerli. Anche perché, se lo avessero saputo per ultimi, io avrei dovuto ascoltare un coro di “MA POTEVI DIRCELO!!!!”, con tanto di tono stizzito. Ho preferito evitare 🙂
3. Saresti pronto a lasciare tutto quel che hai per inseguire il tuo più grande sogno? Ad essere sincera, non lo so… La testa dice di no, il cuore invece lo farebbe, anche se con un po’ di riluttanza. Sono una persona piuttosto ordinaria e una scelta simile presuppone un totale stravolgimento delle proprie abitudini. Credo che, alla fine, seguirei il cuore e ci proverei.
4. Cosa diresti ad una versione più giovane di te stesso? Sii sempre te stessa. Cercare di cambiare per piacere agli altri non solo è stupido, ma è anche inutile. E credi di più nelle tue capacità; solo così puoi superare i momenti difficili.
5. Se potessi scegliere, quale libro vorresti che corrispondesse alla realtà? Harry Potter Le Cronache di Narnia. Da ragazzina, cioè fino all’altro ieri, ho passato giorni interi a fingere di prendere il tè con Lucy e il signor Tumnus 😊
6. Immagina di realizzare l’artista perfetto: di quali pittori, musicisti, scultori vorresti applicarne le qualità? Prenderei i miei artisti preferiti. Sarebbe un mix tra Beethoven, Turner, Shakespeare, Canova, Hayez, Richard Hamilton e Ray Bradbury.
7. Quale opera letteraria vorresti venisse fatta conoscere a tutte le generazioni future? Difficile sceglierne solo una. Se devo per forza scegliere, Fahrenheit 451. Se lo avete letto, il motivo si spiega da solo.
8. Potendo trascorrere una settimana con una figura storica a scelta ignorando barriere culturali e linguistiche, chi sceglieresti? Questa è difficile!! Come per i libri, anche i personaggi storici sono un mio tallone d’Achille. Tra tutti sceglierei Elisabetta I o Michael Collins.
9. Se avessi la possibilità di accreditarti la realizzazione di una qualsiasi opera, ereditandone anche la fama e le lodi, quale sceglieresti? Vorrei aver scritto Pride and Prejudice. Ne accetterei lodi, fama e pure le critiche. È un’opera per la quale farei di tutto!
10. “Cos’è peggio: vivere da mostro o morire da uomo perbene?” Di Caprio ha scelto la seconda, dimenticando la propria colpa. Io credo che, chi ha pensato le domande, si sia divertito a mettermi in difficoltà 😀 A parte gli scherzi, è davvero complicato rispondere a questa domanda. Scegliere la prima implica l’accettazione della propria parte oscura, quel lato del nostro carattere incline a perdersi verso ciò che è il male, il non controllo della parte istintuale degli esseri umani; “vivere da mostro” implica convivere con la nostra colpa, qualunque essa sia, per tutta la vita, accettandone le conseguenze. “Morire da uomo perbene”, invece, ci mette al riparo da tutto ciò che non possiamo controllare, ci mette al sicuro di fronte al nostro inconscio, lascia vincere la parte etica dell’uomo. È il placebo della coscienza colpevole. Se si è abbastanza forti da sopportarlo, meglio vivere da mostro, perché c’è sempre la possibilità di imparare dai propri errori e forse di riuscire a conviverci. Ma non tutti ci riescono e allora si muore da uomini perbene. Io sceglierei la prima, ma non ho ancora dovuto scegliere.
Spero di aver soddisfatto la curiosità 😄
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