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Solo: A Star Wars Story

Buongiorno!

In questi ultimi giorni di Giugno, in cui gli ultimi esami all’università mi stanno dando del filo da torcere, arrivo con la recensione del film targato Disney che fa da riempitivo tra i capitoli della nuova trilogia di Guerre Stellari, uscito nelle sale questo mese.


Titolo Solo: A Star Wars Story Regia Ron Howard Anno 2018 Genere Fantascienza, avventura Lingua Inglese Paese di produzione Stati Uniti d’America Soggetto George Lucas (personaggi) Sceneggiatura Jon Kasdan, Lawrence Kasdan Cast Alden Ehrenreich, Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover, Thandie Newton, Phoebe Waller-Bridge, Joonas Suotamo, Paul Bettany


Il secondo spin-off della nuova trilogia di Star Wars, preceduto da Rogue One giusto due anni fa, vede come protagonista niente po’ po’ di meno che il celebre Han Solo, capitano della nave spaziale Millennium Falcon con Chewbecca. Un momento… In realtà in Solo: A Star Wars Story non c’è nulla di tutto questo. O meglio: non c’è ancora. Ambientato a pochi anni dalla nascita dell’Impero dei Sith, è su Corellia, pianeta gestito da bande criminali, che un giovane ragazzo di nome Han si destreggia in furti di ogni genere con la speranza di diventare un pilota e fuggire da lì con Qi’ra, la ragazza che ama. E quando quasi riescono a mettere in atto il loro piano di fuga, ecco che l’Impero li separa, costringendo Han a lasciarsi tutto alle spalle per sopravvivere. Ciò che gli resta è la promessa di tornare e riprendere Qi’ra.

Da questo momento in avanti il film, diretto da Ron Howard (subentrato alla coppia di Phil Lord e Christopher Miller), è un collage dei momenti salienti che, da Star Wars: Una nuova speranza, vengono ricordati come le esperienze che hanno contribuito a rendere Han, beh, Han Solo. E c’è proprio tutto, dall’incontro con il wookiee Chewbecca a quello con Lando Calrissian e il Millennium Falcon, fino alla famosa rotta per Kessel compiuta in 12 parsec (un vero record, se siete cultori della saga stellare). Un vero tripudio nel passato di Han, alla scoperta degli anni della sua formazione e di cosa lo ha reso il cinico contrabbandiere incontrato da Obi-Wan Kenobi e Luke Skywalker dieci anni dopo su Tatooine. Solo è un western spaziale che, benché non scavi a fondo nella mitologia di Guerre Stellari, si concentra bene sull’evoluzione di un personaggio iconico come Han Solo, nonché su quelli secondari, mettendo in luce un altro aspetto della saga ideata da George Lucas: la ricerca dell’avventura. Perché è questo che conta in un film come Solo, l’avventura, e in cui si esprime al meglio l’ideale di indomito avventuriero creato George Lucas in personaggi come Han Solo e Indiana Jones (impersonati entrambi, guarda caso, da Harrison Ford)! A dispetto delle tante critiche negative che ho letto online, l’ho trovato un bel film, divertente e coinvolgente, con un cast stellare che rende ancora più realistici i personaggi e contribuisce a trasformarle in vere e proprie icone.

Voi siete fan della serie di Star Wars? Io l’adoro, soprattutto la trilogia iniziata nel 1975!

Adesso vado, che l’esame di oggi mi attende!

A presto Federica 💋

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