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The Boys

Buongiorno!


Anche questa settimana si torna a parlare di serie TV sui supereroi, ma una in cui chi ha i poteri non è poi tanto impostato e senza macchia come si è abituatə a vedere in casa Marvel!

Titolo

The Boys

Ideatori

Eric Kripke

Soggetto

Garth Ennis, Darick Robertson

Paese

Stati Uniti d'America

Anno

2019—

Genere

Azione, commedia nera, drammatico, satira, supereroi

Stagioni

3

Episodi

24

Lingua

Inglese

Cast

Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Dominique McElligott, Jessie Usher, Laz Alonso, Chace Crawford; Tomer Kapon, Karen Fukuhara, Nathan Mitchell, Elisabeth Shue, Colby Minifie, Aya Cash, Claudia Doumit, Jensen Ackles

I supereroi sono reali, vivono nel nostro mondo e, associati e gestiti da una società chiamata Vaught, proteggono gli americani dai pericoli di tutti i giorni. Sono perfetti e non commettono mai errori, perché è questo che fanno i supereroi.

È così che pensa la maggior parte della popolazione, che li vede come miti ed esempi da seguire, e anche per Hughie è così, lui che è fan sfegatato dell’uomo più veloce del mondo, A-Train. Ma Hughie è umano come tutti gli altri e conduce una vita nella norma: lavora in un negozio di tecnologia è una ragazza, Robin, con la quale passa tutto il suo tempo. Tuttavia, senza alcun preavviso, la vita di Robin viene spazzata a via proprio a causa di A-Train, il quale la travolge e polverizza proprio davanti agli occhi di Hughie. Ma poiché i supereroi non commettono errori, la Vaught giustifica l'accaduto come un incidente durante una missione per sventare una rapina e cerca di insabbiare il tutto. Poco importa che Hughie cerchi di raccontare la verità, perché nessuno gli crede. Tranne forse un agente dell'FBI.

Ma William Butcher, e la sua pretesa di far parte di una Task-Force segreta che indaga sui super e cerca di farli pagare per i loro crimini, si rivela qualcosa di diverso da ciò che gli ha fatto credere e le cose si mettono davvero male quando attirano l’attenzione dei Sette, i sette super che rappresentano la Vaught e proteggono New York: Patriota, il capo, Queen Maeve, Black Noir, Translucent, Abisso, A-Train e la neo arrivata Starlight, che tra tutti è la più estranea al mondo patinato della Vaught.

Tra scene splatter, spargimenti di sangue e insulti gratuiti, Hughie si ritrova a collaborare con Butcher e la sua squadra formata da un francese tossicodipendente, Franchie, e da un ex soldato affetto da disturbo ossessivo-compulsivo, Melvin (soprannominato Latte Materno, LM), per portare a galla i segreti della Vaught sui supereroi e fermare quella che sembra una vera e propria guerra interna, una in cui il capo dei Sette sembra essere disposto a tutto pur di portare sé stesso e i super nell’esercito e nei ranghi del potere.

Questo è un po' l’incipit della prima stagione, ma anche nelle successive due (senza fare spoiler) la missione di questo improbabile gruppo di Ragazzi (come vengono chiamati da Butcher stesso e da chi fa riferimento a loro) è quella di arginare ogni volta l'imprevedibile sete di potere che i super, in particolare Patriota, nutrono e cercano di realizzare con metodi fuori da ogni etica e logica. In tre stagioni si assiste a un progressivo aumento delle mire di Patriota, l’Uomo più forte del mondo (in pratica è Superman con il cervello di un dodicenne e l'egocentrismo più becero che esista), che viene controbilanciato dai continuo tentativi di fermarlo di Butcher, i due legati da un passato comune, mentre la squadra e gli altri super della Vaught si inseguono in un rimpallino di eventi sempre diversi ma con un unico risultato certo: qualcuno ci lascerà le penne e lo farà in modo incredibilmente splatter.

Perché tra le caratteristiche fondamentali della serie c'è proprio questo: un continuo e ricorrente spargimento di sangue che finisce in modo immancabile sulla faccia di Hughie o su qualcuno dei ragazzi, se non su tutti. Humour nero e satira senza filtri, oltre che offensiva, sono altri due degli aspetti che fanno di The Boys una divertente e sopra le righe, una che prende in giro non solo i supereroi (della DC, da cui deriva, e della Marvel) ma anche gli atteggiamenti stupidi, deleteri e contraddittori, oltre che ipocriti, della società americana. Se si riesce a leggere tra le righe e si rintracciano i riferimenti storico-culturali che vengono snocciolati in tutti gli episodi delle tre stagioni ci si trova davanti a una serie con le caratteristiche giuste per divertire e far riflettere, oltre che a una rappresentazione della società americana per come è davvero, senza supereroi, che non sono altro che umani investiti di strapotere.

Dovete assolutamente guardarla, anche se devo ammettere che alcune parti sono veramente difficili se si è deboli di stomaco!


Federica 💋

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