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Immagine del redattorefedecaglioni

The Rainist #40 : Continuum

Ciao a tutti 😊

Eccoci arrivati al quarto appuntamento distopico della settimana! Oggi tocca alla serie tv di The Rainist ✌️ Per questa volta che ne dite di fare un piccolo salto nel 2077 per conoscere l’agente Kiera Cameron e il suo futuro altamente tecnologico? Magari scopriremo qualcosa di interessante 😄

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Info


Titolo Continuum Ideatori Simon Barry Paese Canada Anno 2012-2015 Genere Fantascienza Stagioni 4 Episodi 42 Lingua Inglese

Trama

Vancouver, 2077. In un futuro distopico, la democrazia costituzionale e i governi nel mondo sono crollati; un nuovo sistema di corporazioni e repubbliche aziendali domina il pianeta attraverso un’alta sorveglianza privata, in uno stato di polizia tecnologicamente avanzato che ha eliminato alcune libertà civili. Un gruppo di ribelli chiamati Liber8, facenti parte della resistenza allo status quo e condannati per questo alla pena di morte come terroristi, fugge dalla propria esecuzione viaggiando indietro nel tempo all’anno 2012. Il loro obiettivo è quello di cambiare la storia, riscrivendo il passato affinché gli eventi del 2077 non possano mai accadere. Ciò che non hanno previsto è che anche Kiera Cameron, un Protettore, è stata involontariamente trasportata indietro di sessantacinque anni assieme a loro.

Cast

  1. Rachel Nichols è Kiera Cameron

  2. Victor Webster è Carlos Fonnegra

  3. Erik Knudsen è Alec Sadler

  4. Stephen Lobo è Matthew Kellog

  5. Tony Amendola è Edouard Kagame

  6. Roger Cross è Travis Verta

  7. Lexa Doig è Sonya Valentine

Da sinistra: Sonia Valentine, Matthew Kellog, Travis Verta, Alec Sadler, Kiera Cameron e Carlos Fonnegra

Da sinistra: Sonya Valentine, Matthew Kellog, Travis Verta, Alec Sadler, Kiera Cameron e Carlos Fonnegra


Sigla


Parere

Trovare una serie che gestisca bene i paradossi e le incongruenze che i viaggi nel tempo possono (in linea teorica) creare non sempre è facile. L’idea che qualcuno dal futuro torni indietro è già di per sé un cambiamento non previsto e che influenza in modo indelebile il tempo (tipo, se un tizio A parte dal 2010 per tornare nel 1900, la sua presenza in un momento in cui non dovrebbe esserci rende, teoricamente, impossibile il suo ritorno nello stesso 2010 da cui è partito), però le serie fantascientifiche amano giocare su questi paradossi, trovando modi scientificamente ineccepibili per far credere che sì, viaggiare nel tempo è possibile. Continuum in questo senso non è da meno e l’intera impalcatura che regge il pretesto narrativo – il viaggio dal 2077 al 2012 per fermare un gruppo terroristico – non ha falle. La coerenza e la veridicità delle teorie pro viaggio nel tempo, rappresentate in carne e ossa dal personaggio di Alec, sono tenute insieme in maniera perfetta ed elegante. Si passa quindi metà della serie (le prime due stagioni) a credere che il futuro da cui arriva Kiera Cameron, la protagonista, sia un luogo che è al contempo da creare e da distruggere a seconda di come i diversi viaggiatori del tempo lo descrivono. Si sente partecipazione verso entrambe le parti in gioco, perché la serie si concentra sul lato umano delle conseguenze che le azioni di tutti, nessuno escluso, determinano. Poi, però, misteriosamente la fantascienza e il mistero prendono il sopravvento sulla coerenza scientifica della serie e, senza troppi spoiler, ci si ritrovano due Alec e due Kiera, in una convivenza che non solo mette in pericolo la continuità temporale (detto continuum) del loro universo, ma anche la capacità di sopportazione di chi guarda la serie. Dalla terza stagione si perde di vista il presupposto che ha fatto da sfondo a quelle precedenti, cioè fermare i terroristi e rimandare Kiera a casa, cambiando possibilmente il futuro cupo e distopico da cui lei proviene. La recitazione è impeccabile, resta comunque credibile nonostante si perda la rotta di dove il telefilm vuole arrivare, e regala dei personaggi cui è difficile non affezionarsi. Soprattutto Kiera raccoglie la maggior parte dell’empatia, peccato però che questa non serva a portarla nella direzione sperata. Il finale, visto anche il numero ridotto degli episodi nell’ultima stagione, è deludente. Accorcia e semplifica l’evoluzione dei personaggi, relegandoli alla realizzazione del desiderio di Kiera e facendone per questo la vittima designata alla realizzazione positiva di tutti gli altri. Paradossalmente, lei che più di tutti ha cercato un modo per tornare nel proprio tempo e dalla propria famiglia è la sola a vedersi privare di ogni cosa. Un finale ingiusto, specie alla luce della crescita e del percorso fatto nelle altre stagioni.

Voto

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Puntavo tanto su questa serie e invece il finale è stato quanto mai deludente! Ero così => 😱😫 Peccato!! Mi passerà, ovvio, ma sono convinta che avrebbero potuto chiuderla in altro modo… Voi avete mai adorato una serie che però è finita in modo inaspettato e orribile? A me è la prima volta che capita! Mah…

Beh vi aspetto nei commenti! A presto 💋


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